domenica 16 marzo 2014

IL COENZIMA Q10

Una affermazione da condividere è la seguente: “se dovessi portare con me un solo integratore su un'isola deserta… sarebbe CoQ10”, chiamato più semplicemente coenzima Q10, o ubichinone.  Allo stato puro, si tratta di una polvere cristallina giallastra, senza gusto né odore. Ma è una sostanza che si trova ovunque nel vostro corpo, come il suo nome lo indica poiché “ubi”, in latino significa “ovunque”. 

La sua scoperta ha valso il premio Nobel al ricercatore inglese Peter Mitchell, nel 1978. 
Questo perché, in effetti, CoQ10 è realmente una sostanza straordinaria ed indispensabile. 

È presente in ogni cellula del corpo dove svolge il ruolo di scintilla per iniziare la produzione di energia nei mitocondri (le mini-centrali elettriche che producono l'energia cellulare). 

Tutti i nostri organi vitali, e in particolare cuore e cervello, hanno bisogno di un contributo continuo di CoQ10 per funzionare. Ma è anche il caso di tutti i 10.000 miliardi di cellule che avete nel vostro corpo. 
Inoltre, CoQ10 è un antiossidante molto potente. È lui che interviene appena le vostre riserve di vitamina C sono esaurite, e protegge la vostra vitamina E.
  
Normalmente, è il vostro fegato che lo produce, e la vostra alimentazione completa il contributo: CoQ10 è presente nelle noci, le mandorle, negli oli e nella frutta ricca in olio e nelle verdure verdi. 
Gli spinaci sono particolarmente ricchi in CoQ10. Lo stesso si verifica per alcuni pesci come le sardine che contengono due volte tanto CoQ10 rispetto alla carne di bue. Tuttavia, non occorre farsi illusioni: occorrerebbe mangiare 1,6 kg di sardine per assumere 100 mg di CoQ10 cioè per assimilare la metà del fabbisogno quotidiano.  

Purtroppo noi oggi conosciamo che il livello di CoQ10 prodotto dal fegato diminuisce con l'età, e può anche diminuire drasticamente nelle persone che assumono statine (farmaci che si utilizzano per fare abbassare il colesterolo). Il risultato saranno problemi di memoria e malattie cardiache (ischemie). Interessante, vero, che un farmaco che è contrabbandato come cardioprotettivo sia, invece, all’origine di un potenziale danno cardiaco!

La carenza di CoQ10 è stata pertanto associata a numerose malattie che è impossibile citare tutte: cancro, malattie cardiovascolari, Alzheimer, problemi alla prostata, morbo di Parkinson, emicrania, degenerazioni maculari (nell’occhio) legate all'età, ecc.

In Giappone, dal 1974, CoQ10 è approvato per il trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia. Milioni di pazienti lo assumono ogni giorno.  

Su questo argomento, viste le premesse fisiopatologiche, sono state condotte molte ricerche scientifiche. Gli autori di una meta-analisi (una metodologia statistica che mette insieme i risultati di più studi, tutti progettati secondo criteri di omogeneità e good clinical practice), pubblicata nel 2006, hanno analizzato undici studi clinici (trecentodiciannove pazienti in tutto), e concluso per un effetto benefico del CoQ10 sui pazienti che soffrono per insufficienza cardiaca congestizia1.

I risultati di prove cliniche preliminari e di studi caso-controllo segnalano che CoQ10 potrebbe prevenire le recidive e la comparsa di aterosclerosi nelle persone che hanno subito un infarto del miocardio2-4.

Tuttavia, purtroppo, non basta assumere un qualsiasi CoQ10 sotto forma di complemento nutrizionale per ottenere effetti benefici. 
Esistono due forme di CoQ10, l’ubichinone e l’ubichinolo. 
L’ubichinolo è la forma ridotta del CoQ10, cioè quella che ha un elettrone di più, ed è precisamente quest'elettrone che viene utilizzato dal CoQ10 per neutralizzare i radicali liberi.  È dunque la forma ubichinolo del CoQ10 che deve essere preferita. La dose quotidiana ideale è di 100 mg due volte al giorno. 

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  1. Sander S, Coleman CI, et al. The impact of coenzyme Q10 on systolic function in patients with chronic heart failure.  J Card Fail. 2006 Aug;12(6):464-72.
  2. Singh RB, Neki NS, et al. «Effect of coenzyme Q10 on risk of atherosclerosis in patients with recent myocardial infarction.» Mol Cell Biochem. 2003 Apr;246
  3. Singh RB, Wander GS, et al. Randomized, double-blind placebo-controlled trial of coenzyme Q10 in patients with acute myocardial infarction. Cardiovasc Drugs Ther. 1998 Sep;12(4):347-53. 
  4. Kuklinski B, Weissenbacher E, Fahnrich A. Coenzyme Q10 and antioxidants in acute myocardial infarction. Mol Aspects Med. 1994;15



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