mercoledì 22 gennaio 2014

COLESTEROLO BUONO E CATTIVO - QUALE VERITA'?

E' molto frequente sentire generalizzazioni come il colesterolo LDL è quello cattivo e quello HDL è quello buono. In verità la storia è molto più complessa. Esistono vari sottotipi di entrambi alcuni di questi sono buoni, altri cattivi. Per questo motivo, non è tanto quanto elevato sia il valore di LDL che conta, ma di che tipo e in quale percentuale. Lo stesso dicasi per il colesterolo HDL.
LE PARTICELLE GRANDI SONO BUONE, QUELLE PICCOLE CATTIVE E Lp(a) LA PEGGIORE
Parliamo ora del colesterolo LDL. Quando si parla di lipoproteine, ci si riferisce a strutture di matrice proteica, che hanno il compito di trasportare i lipidi, colesterolo incluso. Le particelle di colesterolo LDL possono essere grandi, immaginate un batuffolo di cotone impregnato di poche molecole di colesterolo o piccole e molto dense di molecole di colesterolo. Queste ultime sono in grado di penetrare facilmente le pareti arteriose compromesse e alimentare il processo infiammatorio. Quelle più grandi è invece molto meno probabile possano agire in questo modo. Questo significa che avere un maggior numero di particelle piccole di colesterolo LDL vi pone a maggior rischio di cardiopatie e arteriosclerosi in genere,  mentre se il vostro colesterolo appartiene principalmente alla forma più grande il rischio è minimo.
Livelli elevati di particelle piccole di colesterolo LDL sono particolarmente preoccupanti quando nel sangue sono presenti valori elevati di Lipoproteina(a) o Lp(a) - il più pericoloso dei lipidi del sangue. E' un tipo specifico di particella piccola di colesterolo LDL che infiamma il sangue, lo rende più viscoso e aumenta il rischio di formazione di coaguli.
La stessa cosa può dirsi dei sottogruppi di colesterolo HDL e della sua efficienza nel rimuovere l'eccesso di grassi. Proprio come per il colesterolo LDL, non tutto il colesterolo HDL è creato uguale. Bisognerebbe avere valori elevati della forma più funzionale del sottogruppo di colesterolo HDL che si chiama HDL2.
COSA SI PUO' FARE PER DETERMINARE I SOTTOTIPI DI COLESTEROLO?
Se tutto questo significa che la misurazione del colesterolo totale non significa nulla a meno che non sia eccezionalmente elevato e che la semplice suddivisione in HDL e LDL potrebbe non dare risultati utili, in quanto non interpretabili (il colesterolo LDL elevato potrebbe essere quasi tutto del tipo innocuo e l'HDL del tipo inutile), come procedere?
Negli Stati Uniti, ma non ancora in Italia, sono disponibili due test per il colesterolo di nuova generazione, il Vertical Auto Profile (VAP) test o il Lipoporotein Particle Profile (LPP) test. In Italia dobbiamo accontentarci (speriamo temporaneamente) della Lp(a), che però diventa essenziale nell'interpretare i valori di LDL e nel decidere se e quale terapia sia necessaria.

Per concludere: se la vostra LDL è elevata, ma del tipo grande e a scarsa densità di colesterolo, non serve alcuna terapia, se invece è del tipo piccolo e denso niacina e fiorati possono essere molto utili, ovviamente associati a una alimentazione che riequilibri gli omega nel vostro sangue.


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