sabato 30 agosto 2014

LA FARSA DEL COLESTEROLO

Vi interessa conoscere la verità che sta dietro al colesterolo?

IL COLESTEROLO NON È UN FATTORE DI RISCHIO PRIMARIO PER LA MALATTIA CARDIOVASCOLARE.

  • Elevati valori di colesterolo nel siero non sono causa di infarti e ictus.
  • Mangiare cibi ad alto contenuto di colesterolo non è causa di elevato colesterolo nel siero. 
  • Mangiare alimenti a elevato contenuto di colesterolo non è causa di infarti e ictus e infatti...

Sono gli alimenti ad alto contenuti di colesterolo e grassi saturi (come uova, carne, pesce e pollame) che in realtà manterranno il colesterolo sierico a livelli normali. 

“Che cosa!?" chiederete. "La metà delle persone nel mondo marciano da decenni una crociata contro il colesterolo".

Praticamente tutti noi siamo stati vittime della campagna di propaganda anti-colesterolo. L'idea che... 

IL COLESTEROLO E’ UNA SOSTANZA ESSENZIALE... e non è affatto il demone mortale della mitologia popolare, sarà uno shock per voi, ma è mio obbligo affermarlo per aiutarvi a conoscere la verità. 

Dovete capire, tuttavia, che non sto dicendo che avere il colesterolo sierico elevato sia buona cosa, o addirittura che sia clinicamente irrilevante. 

Al contrario, il colesterolo alto nel siero sicuramente indica la presenza di uno squilibrio metabolico. È solo che il colesterolo alto non ha alcuna relazione specifica con il rischio di malattie cardiovascolari (CVD).
 
Se la presenza di colesterolo nel siero non ha assolutamente nulla a che fare con il rischio di attacchi di cuore o di ictus, quali sono i processi patologici coinvolti nelle malattie cardiovascolari?

COLESTEROLO E AVIDITA’

Purtroppo per noi, i soldi fanno girare il mondo. Verità, sicurezza ed efficacia passano certamente al secondo posto dopo il dollaro o l’euro onnipotenti. 
Il mio obiettivo è quello di presentare i fatti, bianco su nero sul tema del colesterolo. Se la verità è al primo posto nella vostra lista, allora cercate di essere ben informati. 

LA “GALLINA DALLE UOVA D'ORO” DEGLI ESTROGENI

Nel comprendere l'essenza dell'establishment medico-farmaceutico, sono stato preso di sorpresa da come rapidamente e facilmente l'istituzione abbia scatenato una delle sue “vacche sacre”: l’estrogeno. 

Conoscete la storia degli estrogeni: per anni sono stati pubblicizzati come protettori delle donne contro il cancro, contro l'invecchiamento, contro le malattie cardiovascolari e contro l'osteoporosi.
 
Le compagnie farmaceutiche hanno combattuto con le unghie e con i denti per decenni a confutare e sopprimere tutte le ricerche che dimostravano che gli estrogeni provocano, invero, le condizioni che dovrebbero far evitare. 
Ora, quasi improvvisamente, c’è stata un’inversione di tendenza e si ammettono liberamente gli effetti nocivi degli estrogeni. 

Nel luglio 2014, niente di meno che il Journal of the American Medical Association (JAMA) ha annunciato la sospensione di una ricerca a lungo termine sugli effetti “benefici” degli estrogeni in quanto era ormai innegabile che le donne arruolate in questo studio avevano sviluppato un aumentato rischio di malattie cardiache, ictus e cancro. 
Il fatto sorprendente non è che abbiano interrotto lo studio quando i risultati erano opposti a quelli previsti dai ricercatori, ma ciò che è degno di nota è che invece di insabbiare i dati, li abbiano effettivamente pubblicati per portarli a conoscenza di tutto il mondo. 

A sottolineare tale ammissione di pericolo derivante dall’utilizzo degli estrogeni, la Food and Drug Administration  (FDA) richiede alle compagnie farmaceutiche di sottolineare nei foglietti illustrativi di prodotti a base di estrogeni il rischio di malattie cardiache, ictus e cancro.

COSA STA ALLORA SUCCEDENDO?

Avrei sempre pensato che l'industria farmaceutica avrebbe combattuto fino alla morte per proteggere i profitti estrogeno-correlati. 
Quello che penso stia accadendo è che le compagnie farmaceutiche hanno deciso di bruciare questa candela da entrambe le estremità. 
Il carrozzone della prescrizione di estrogeni ha così tanto slancio (con tanti medici condizionati a prescrivere estrogeni ad ogni donna che sperimenta le sue prime vampate da menopausa o che ha dubbi sull'osteoporosi, o che pensa così di rimanere ancor giovane) che nulla spingerà questo treno fuori rotta per anni e anni a venire. 

Un altro buon esempio per illustrare come le persone cadano preda  della propaganda, e come le aziende farmaceutiche cambino la loro melodia per profitto, è la farsa di colesterolo. 

LA STORIA DEL DEMONE COLESTEROLO

Fino al 1960 solo pochi menestrelli nella professione medica e alcune persone del movimento nascente salute e alimenti naturali sostenevano che il colesterolo era un problema; il medico medio ignorava totalmente il dato di colesterolemia salvo che non superasse i 300. 

In poco tempo, il tumulto anti-colesterolo divenne impossibile da ignorare, e così l'istituzione accettò di riconoscere il problema del colesterolo alto. 
Allora, qualsiasi cosa sopra 250 venne considerato un problema, e generalmente si raccomandava che le persone dovessero evitare di mangiare troppe uova o troppa carne a causa del rischio di malattie cardiache da assunzione di colesterolo. 

Curiosamente, non era la professione medica alla guida di questo movimento anti-colesterolo; era l'industria degli alimenti trasformati, guidata, in particolare, dall'industria degli oli di semi. 
Archer Daniels Midland (un potente industriale americano) voleva vendere un oceano di olio di soia e così guidava la carica contro il colesterolo in particolare e i grassi saturi in generale. 
Venne vietata l’importazione degli oli di palma e di cocco, e tutti "sapevano" che la margarina stava per salvare gli Stati Uniti (e il resto del mondo per imitazione) da quello che era sicuro sarebbe stata un'epidemia di malattie cardiovascolari secondarie al mangiare i temibili grassi saturi. 
I miliardi di dollari di propaganda dell'industria degli alimenti trasformati fu sufficiente a influenzare le menti e cambiare gli stili di vita di milioni di americani, ma l'istituzione medico-farmaceutico continuò ad ignorare in gran parte la minaccia percepita dovuta al colesterolo.

Poi cosa accadde?

Vennero inventate le statine (farmaci anti-colesterolo) e quindi si assistette a un cambiamento di paradigma nell'istituzione.
Ora, colesterolo era il demone del secolo, e i nostri medici e i farmacisti stavano per esorcizzare il male che si nascondeva dentro di noi tutti, provocato dalla nostra incauta assunzione di carne e uova. 
La guerra totale contro il colesterolo è stata intrapresa ormai da oltre 25 anni. L'intensità di quella guerra non è mai diminuito nonostante il fatto che almeno da 5 anni è ben noto che il colesterolo non sia (non è mai stato e mai sarà) un fattore di rischio primario per le malattie cardiovascolari. 

Questo mi porta a fare alcune considerazioni…

(Spero che questa “favola” vi stia interessando: il seguito a giorni)


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