domenica 24 agosto 2014

I BATTERI PRESENTI NELL’APPARATO DIGERENTE POSSONO INFLUENZARE LE NOSTRE SCELTE ALIMENTARI E COMPORTAMENTI

Riporto i dati di uno studio recentissimamente apparso sulla rivista BioEssays, perché è importante che meditiamo sul ruolo del nostro microbiota (i batteri che si accompagnano al nostro organismo) e impariamo a rispettarlo e nutrirlo correttamente.
“La mancanza di forza di volontà può essere non del tutto colpevole delle vostre abitudini alimentari: i vostri batteri intestinali possono anch’essi essere responsabili”.
Il microbioma intestinale, l'insieme di tutti i microbi presenti nel nostro tratto digestivo, può influenzare la nostra scelte alimentari e il nostro comportamento. Questo viene suggerito da un nuovo studio recentemente apparso sulla rivista BioEssays.
Batteri diversi hanno esigenze nutrizionali diverse a seconda delle “nicchie” che sono venuti ad occupare nel nostro intestino, dicono i ricercatori della University of California San Francisco, Arizona State University e University of New Mexico. A volte le esigenze di quei batteri sono "in linea con i nostri obiettivi dietetici e altre volte no", dice l'autore corrispondente Molaro Carlos, il direttore del Centro dell’UCSF per Evoluzione e Cancro.
Questi microbi diversi possono essere in grado di manipolare i nostri desideri alimentari rilasciando molecole che colpiscono determinati sistemi di organo o influenzano il nostro cervello attraverso il nervo vago, dice lo studio, che collega il cervello allo stomaco. (Sì, quello che succede nel vago non rimanere nel vago).
"I microbi hanno la capacità di manipolare il comportamento e l'umore attraverso l’alterazione dei segnali neurali nel nervo vago, cambiando i recettori del gusto, producendo tossine per farci sentire male e rilasciando ricompense chimiche per farci sentire bene," afferma l'autore anziano Athena Aktipis della Arizona State University Dipartimento di Psicologia.
E’ tuttavia un funzionamento che si attiva nelle due direzioni - ciò che gli esseri umani mangiano condiziona il bisogno dei batteri intestinali di cibo. Batteri specializzati nella digestione di alghe sono stati trovati in persone in Giappone, dove l'alga è spesso una parte della dieta. E in una studio sperimentale, gli esseri umani che hanno assunto un probiotico contenente Lactobacillus casei hanno visto migliorare il loro stato d'animo.
Capire come microbi influenzino il comportamento umano e viceversa può aiutare i ricercatori a identificare il modo di frenare le abitudini malsane. "Poiché il microbiota è facilmente manipolabile con prebiotici, probiotici, antibiotici, trapianto fecale, e cambiamenti nella dieta, le modificazioni della nostra microflora offrono un approccio terapeutico a problemi altrimenti irrisolvibili di obesità e di cattive abitudini alimentari”, affermano gli autori di questo studio.
Questo il motivo del mio invito continuo a selezionare l'alimentazione privilegiando alimenti sani, molti provenienti dal mondo vegetale, evitando il cibo spazzatura...l'alimentazione, comunque, in Medicina Funzionale è qualcosa di personalizzato e personalizzabile, che non può prescindere dalla storia e dalla chimica di ciascun individuo.



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