Continuando
a parlare di tossicità e disintossicazione, ma anche di prevenzione, trovo quest’argomento
assai rilevante e interessante. Mi scuso fin dall’inizio se ho dovuto
dilungarmi e, talora, essere un po’ tecnico, ma era necessario per cercare di
farvi capire come esistano condizioni talora occulte, inizialmente prive di
sintomi, che possono lentamente determinare patologie rilevanti, complesse e
debilitanti.
La tossicità da rame rappresenta un elemento da valutare, con la dovuta attenzione, in molte delle epidemie moderne di malattia tra cui: cancro, Alzheimer, Parkinson, schizofrenia, disturbo ossessivo compulsivo, ADD (bambino iperattivo), artrite reumatoide, malattie cardiovascolari. La tossicità da rame è anche un fattore importante da valutare in situazioni avverse di salute delle donne come dominanza di estrogeni, crescita eccessiva di candida e PMS (sindrome premestruale). La tossicità da rame costituisce quindi una delle principali cause di preoccupazione, ma allo stesso tempo è un qualcosa che può essere efficacemente affrontato da potenti terapie nutrizionali.
La tossicità da rame rappresenta un elemento da valutare, con la dovuta attenzione, in molte delle epidemie moderne di malattia tra cui: cancro, Alzheimer, Parkinson, schizofrenia, disturbo ossessivo compulsivo, ADD (bambino iperattivo), artrite reumatoide, malattie cardiovascolari. La tossicità da rame è anche un fattore importante da valutare in situazioni avverse di salute delle donne come dominanza di estrogeni, crescita eccessiva di candida e PMS (sindrome premestruale). La tossicità da rame costituisce quindi una delle principali cause di preoccupazione, ma allo stesso tempo è un qualcosa che può essere efficacemente affrontato da potenti terapie nutrizionali.
Rame: quello che non sai
potrebbe farti molto male.
Prima
di iniziare ad affrontare i molti problemi connessi con la tossicità da rame, cerchiamo
di comprendere che cosa il rame fa nell’organismo. Il rame è un oligoelemento
essenziale e ha molti ruoli importanti nel nostro corpo. Questi includono:
- La formazione di tessuto connettivo
- La conduzione nervosa
- La sintesi di ATP (vale a dire i processi energetici cellulari)
- Il metabolismo del ferro
- La salute cerebrale attraverso la sintesi di neuromediatori (vale a dire i messaggeri delle cellule nervose)
- La trascrizione genica
- La sintesi della superossidodismutasi (un potente antiossidante)
- La pigmentazione della pelle
- Nel tessuto nervoso: la formazione delle guaine di mielina (quelle che danneggiate comportano Alzheimer, Sclerosi Multipla, SLA ecc.)
- La formazione dei vasi sanguigni
Il rame
è necessario per le funzioni biologiche. Perché il nostro organismo possa
utilizzare rame, tuttavia, esso deve essere associato ad una proteina di
trasporto. Oltre il 95% del rame nel plasma sanguigno è legato ad una proteina
conosciuta come ceruloplasmina.
Oltre al
suo ruolo di proteina principale di trasorto del rame, la ceruloplasmina è
anche essenziale per il metabolismo del ferro. La ceruloplasmina è una proteina
codificata dal gene CP. Un deficit di ceruloplasmina è conosciuto come aceruloplasminemia, e questo problema si
accomuna moltissimo con le condizioni correlate alla tossicità da rame.
Un'altra proteina ferro-rame, nota come efaestina
(HFE) è probabilmente pure associata al trasporto del rame.
Il
deficit di ceruloplasmina è fortemente associato con la tossicità da rame. Se
lasciato libero e non legato, il rame diventa, infatti, un potente radicale
libero, con conseguente stress ossidativo, distruzione di cellule e tessuti,
degenerazione neurologica e un lungo elenco di problemi relativi alla salute.
Effetti
neurologici della tossicità da rame: Alzheimer, OCD (disordini
ossessivo-compulsivi), Schizofrenia,
Corea di Huntington, Pyroluria, Malattia di Parkinson, Malattia di Wilson.
La tossicità da rame è associata a numerose condizioni
infiammatorie neurologiche che rappresentano i potenziali effetti dannosi di
questo elemento.
Tossicità
da rame e Malattia di Alzheimer
Nel
2013, nei Proceedings of the National
Academy of Sciences è stato pubblicato un importante studio di ricerca che
ci ha avvicinato alla comprensione della malattia di Alzheimer, poiché alcuni
ricercatori hanno riconosciuto che la tossicità da rame svolge un ruolo
importante nello sviluppo di questa malattia: "è chiaro che, nel tempo, l’effetto di accumulo del rame è quello di
compromettere i sistemi attraverso i quali la beta amiloide è rimossa dal
cervello (Rashid Deane, Ph.D)”. Lo studio ha anche evidenziato come l’accumulo
di rame provoca una degenerazione della barriera ematoencefalica nei topi di
laboratorio utilizzati nello studio.
La barriera ematoencefalica è un
meccanismo chiave che impedisce l'entrata nel cervello di tossine nocive. I
difensori antiossidanti più importanti nella barriera ematoencefalica sono il glutatione e metallotioneina. Entrambi questi potenti antiossidanti, che
contrastano i radicali liberi, sono in grado di catturare il rame libero, che è
tossico.
È da rilevare
che alcuni studi hanno collegato direttamente la tossicità da rame alla
degenerazione cerebrale della Malattia di Alzheimer e, contemporaneamente, è
significativo ricordare che sia il glutatione, sia la metallotioneina, sono
stati trovati diminuiti nei pazienti con Malattia di Alzheimer. In assenza di
questi antiossidanti essenziali, dotati di capacità di catturare il rame (e
altri metalli come il mercurio) si assiste a un accumulo di questo nel cervello
e nei tessuti nervosi (anche periferici).
Tossicità
da rame: Disturbo Ossessivo/Compulsivo (OCD) e Schizofrenia
La
tossicità da rame e il metabolismo della ceruloplasmina alterato sono
fortemente implicati in condizioni neurologiche e psichiatriche come
schizofrenia e disturbo ossessivo compulsivo. Uno studio del 2008 ha trovato
un'associazione diretta tra elevata ceruloplasmina e OCD (disturbo ossessivo
compulsivo) (6). Purtroppo, lo studio non prese in considerazione i valori
concomitanti di rame nel siero, che avrebbero indicato la probabile causa della
ceruloplasmina elevata, cioè alti livelli di rame che provocano, come
conseguenza un aumento della produzione della proteina che trasporta il rame e
cioè la ceruloplasmina.
Per
diversi decenni, la tossicità da rame è stata studiata in rapporto diretto alla
schizofrenia. Piuttosto che classificare la schizofrenia come un unico stato
clinico, il ricercatore William Walsh, PhD ha sostenuto che gli schizofrenici
siano di vari tipi. Basandosi sulla sua ricerca sugli schizofrenici (che
include un enorme database di risultati di test anche biochimici), la tossicità
da rame è una causa primaria(1).
Un
meccanismo probabile degli effetti psicologici e neurologici del rame è
l'induzione dell'attività dopaminergica. La dopamina è un neurotrasmettitore che è spesso indicato come il
neurotrasmettitore del “sentirsi bene”. Tuttavia, la dopamina è convertita nel
neurotrasmettitore eccitatorio noradrenalina,
e il rame è un cofattore importante di questa conversione.
Studi
di ricerca hanno trovato elevati livelli di noradrenalina nel liquido
cerebrospinale(2), così come in alcune regioni del cervello(3) negli
schizofrenici paranoici. La norepinefrina
(detta anche noradrenalina) induce risposte allo stress di tipo "lotta o
fuga", risposte fisiologiche eccitatorie (come un aumento della frequenza
cardiaca) e ha un ruolo notevole come neurotrasmettitore su varie parti del
cervello responsabili del pensiero, di eccitazione, vigilanza, processo
decisionale e risposte emotive. Livelli elevati di norepinefrina, provocati
dalla tossicità da rame, possono essere fra i principali responsabili del
disordine da deficit di attenzione (ADD), del disturbo ossessivo compulsivo
(OCD) e della schizofrenia, così come di altri atteggiamenti comportamentali alterati.
Tossicità
da rame: Huntington’s, Parkinson’s & Wilson’s
Una
condizione genetica nota come Malattia di Huntington induce una caratteristica
degenerazione neurologica, nonché scatti muscolari involontari conosciuti come corea. Movimenti involontari simili
sono anche caratteristici del Morbo di Parkinson. Una caratteristica comune a
entrambe queste condizioni che identifica una tossicità caratteristica del
rame.
Un
affascinante studio pubblicato nel 2013 dalla John Hopkins University School of
Medicine ha segnalato come nelle Malattia di Huntington aumentino drammaticamente
di attività le proteine del rame. E come la terapia di deplezione del rame
riduca drasticamente l’espressione di gene della Malattia di Huntington:
"La riduzione del rame diminuisce
drammaticamente i livelli tossici di huntingtina.
Sorprendentemente, la sostituzione di due potenziali residui leganti il rame
dell’huntingtina fa completamente sparire la tossicità dell'huntingtina
intensificata dal rame"(7).
Il Morbo
di Parkinson presenta caratteristiche di neuro degenerazione, alterata funzione
motoria e danni neuronali della dopamina. L’alfa-sinucleina è una proteina fondamentale che viene espressa e si
aggrega nel sistema nervoso centrale dei soggetti con Morbo di Parkinson. I
danni neuronali da alfa-sinucleina sono accelerati da numerosi metalli tossici
e la letteratura attuale dimostra che il rame aumenta l’aggregazione di alfa-sinucleina
più di qualsiasi altro metallo(10)(11).
La Malattia
di Wilson è una condizione che comporta una tossicità da accumulo di rame che avviene
a causa di mutazioni genetiche del gene ATP7B deputato al trasporto del rame.
Di conseguenza, il rame non può legarsi efficacemente alla ceruloplasmina (proteina trasportatrice del rame che veicola il 95%
del rame totale nell’organismo). La Malattia di Wilson induce numerosi tipi di
sintomi da alterazione del movimento, simili a quelli del morbo di Parkinson.
Se non trattata, la Malattia di Wilson può portare a gravi danni epatici, noti
come cirrosi epatica, come pure danni ai gangli basali del cervello.
Molti
studi hanno dimostrato che la terapia orale di deplezione del rame è altamente
efficace nel ripristinare la salute nei soggetti con Malattia di Wilson (12).
Tossicità
da rame: la pyroluria.
La pyroluria è una condizione che è anche
conosciuta come KPU (criptopirroluria)
e idrossiemopyrrolin-2-one (HPL). La
pyroluria è stata inizialmente identificata da Abram Hoffer MD, PhD diversi
decenni fa. La pyroluria si riscontra spesso nei soggetti con infiammazioni
neurologiche e sintomi quali: disturbi del comportamento, schizofrenia,
malattia di Lyme e OCD.
La pyroluria
sembra essere genetica e in alcuni casi è indotta da gravi livelli di stress ossidativo,
provoca una produzione eccessiva di pirroli (misurabili nelle urine) e, come conseguenza,
causa rapida deplezione dei livelli di zinco e vitamina B6. Quando i livelli di
zinco vanno a esaurimento, si assiste a un accumulo del rame. Questo è probabilmente
dovuto al fatto che rame e zinco sono antagonisti, e lo zinco è essenziale per
la formazione di metallotioneine, proteine antiossidanti che si legano agli ioni
liberi del rame.
Tossicità
da rame e cancro.
Fin
dagli anni 1930, il pioniere della medicina Emanuel Revici, MD aveva
riscontrato livelli di rame anomali nei soggetti affetti da cancro. In
particolare, il Dr. Revici aveva trovato che il cancro spesso presenta livelli
elevati di rame nel siero, ma bassi di rame intracellulare(16).
Un
alterato metabolismo del rame è stato trovato in vari tipi di cancro come:
seno, cervello, ovaio, vescica, stomaco, polmone, prostata e colon(17). Una
delle correlazioni fondamentali tra rame e cancro è dovuta al ruolo del rame
nell'angiogenesi, la formazione di vasi sanguigni. Noi sappiamo che l'angiogenesi
è una caratteristica fondamentale della formazione del cancro e delle
conseguenti metastasi, perché collega il tessuto del cancro con capillari neo-formati
al sistema vascolare dell’ospite (tanto che oggi, molti farmaci antitumorali
“biologici” cercano proprio di impedire questo fenomeno). I tumori molto vascolarizzati
richiedono rame come nutriente di base per la crescita del tumore. Successive
ricerche supportano l'ipotesi che il rame sia anche essenziale per la
migrazione delle cellule di cancro, il ché si traduce in eventuali metastasi.
Letteratura
recente ha segnalato come un farmaco che induce deplezione di rame, come il tetratiomolibdato, è in grado di
ridurre significativamente le recidive del cancro della mammella in donne con
alto rischio di recidiva(18). Nel 2007, lo stesso farmaco che induce deplezione
di rame è stato studiato nel carcinoma a cellule squamose, ed è stato trovato molto
efficace nel prevenire la formazione di cancro alla testa e al collo.
Un
altro farmaco che provoca deplezione di rame, la D-penicillamina, ha dimostrato un effetto citotossico nei confronti
delle cellule tumorali di leucemia e cancro al seno(19).
L'evidenza
suggerisce che un metabolismo alterato del rame e la tossicità da rame sono
caratteristici tra numerosi tipi di cancro, e che una terapia di deplezione del
rame sembri essere molto benefica nel prevenire la crescita del cancro e le metastasi.
Tossicità
da rame: Contraccettivi & PMS (Disordini Premestruali).
L'uso
di tutti i tipi di farmaci anticoncezionali tende ad aumentare i livelli
sierici di rame(21). Questo include sia contraccettivi a base di estrogeni che
di progesterone. Mentre è ben noto come alcuni estrogeni possiedano attività
cancerogenica e genotossica, la ricerca ha evidenziato che il rame aumenta gli
effetti genotossici degli estrogeni(22).
Le
donne che assumono contraccettivi orali possono essere intossicate da rame, e
questo avrà un impatto negativo sul loro zinco, a causa del ruolo antagonistico
di zinco e rame. Gli studi hanno anche scoperto che l'uso di contraccettivi
orali provoca deficit della vitamina B6.
Sono
state anche identificate correlazioni dirette tra PMS (sindrome premestruale),
basso zinco e rame elevato. Questo squilibrio si esprime specificamente durante
la fase luteinica del ciclo(23)(24), quando si verificano i sintomi di PMS.
Tossicità
da rame e Candida Albicans.
La crescita
eccessiva di Candida è un sintomo proliferativo
molto comune. La Candida è un lievito normalmente presente in piccole quantità
nell'intestino. Quando le condizioni sono a lei favorevoli, la Candida può
proliferare e, a questo punto, sconvolge l'equilibrio della flora intestinale,
aumenta la tossicità gastrointestinale, così come provoca sintomi secondari che
possono essere riferibili a: focolai ed eruzioni cutanee pruriginose, confusione
mentale e tossicità sistemica.
Gli
studi di ricerca hanno trovato che la Candida richiede rame per la sua
proliferazione(25). Molte volte si somministra il molibdeno (un oligoelemento),
per aumentare la disintossicazione delle acetaldeidi che sono prodotte dalla
Candida. Curiosamente, il molibdeno è un potente antagonista di rame.
TOSSICITA’
DA RAME: LE CAUSE
Basate
su tutti i dati esistenti, la ricerca e la letteratura, ci possono essere
molteplici cause di tossicità da rame.
Mutazioni genetiche che alterano negativamente le proteine
di trasporto del rame come la ceruloplasmina (gene CP). Mutazioni genetiche che
influenzano o causano lo sviluppo della malattia di Huntington (gene HTT) e
Wilson (ATP7B gene di trasporto del rame).
Tossicità ambientale da rame. Le fonti sono: tubi in rame,
otturazioni dentali, alimenti contaminati da rame, acqua potabile comunale
contaminata contenente solfato di rame come fungicida, il rame dei contraccettivi
intrauterini (IUD), fungicidi a base di rame, pentole di rame e gioielli.
(Nota: i tubi in rame combinati con l’addolcimento dell’acqua acqua aumenteranno
la cessione di rame ed altri metalli tossici, rendendo l'acqua acida).
Carenze di nutrienti: le diete vegetariane e vegane
(tendono ad essere ad alto contenuto di rame e basso contenuto di zinco),
deficit di zinco, pyrroluria.
Aumentato Stress Ossidativo: carenze nell'espressione di
antiossidanti cellulari quali metallotioneine e glutatione, entrambi i quali sono
in grado di legarsi agli ioni liberi di rame.
STRATEGIE
E SOLUZIONI PER LA TOSSICITA’ DA RAME
La buona
notizia sulla tossicità da rame è che è un qualcosa che può essere rilevato con
i tipi corretti di test. La tossicità da rame, poi, può essere adeguatamente
affrontata attraverso la corretta attuazione di terapie nutrizionali.
Quando
si misura la concentrazione di rame si dovrebbe sempre dosare
contemporaneamente lo zinco, a causa del rapporto antagonistico stretto tra
zinco e rame. Inoltre, ho trovato che il dosaggio concomitante di zinco e rame
nei capelli, e rame e zinco nel siero/plasma è di grande beneficio. Questo
perché i capelli evidenziano una via di escrezione di questi minerali per 3-4
mesi. Mentre i valori del siero e plasma sono correlati all’attività giorno per
giorno come evidenziabile in circolo. Così l’esame dei capelli (mineralogramma
del capello) e del sangue contemporaneamente sono l'ideale.
Quando
si affronta una tossicità da rame nota o una nota o sospetta condizione
genetica basata sulla tossicità da rame, diventa importante fare test regolari
della ceruloplasmina (la proteina primaria portatori di rame) assieme a
mineralogramma dei capelli e test del sangue per zinco/rame.
Ognuno
di questi test è relativamente poco costoso, ma può fornire dati enormi per
quanto riguarda le carenze di zinco e la tossicità da rame.
SOLUZIONI
NUTRIZIONALI PER LA TOSSICITA’ DA RAME
Visto che ognuno di
noi è un individuo a sé, non ci possono essere soluzioni che possano
sicuramente andare bene per tutti. Per questo motivo è meglio consultiate
sempre un medico esperto quando volete valutare e trattare una possibile
tossicità da rame. Quanto segue serve solo a identificare alcuni termini del
problema per sottolinearne l’importanza.
NUTRIENTI
PRIMARI ANTAGONISTI DEL RAME
Ciò che
è essenziale comprendere è innanzitutto che se si assumono alte dosi di
qualsiasi un nutriente isolato ha la capacità di alterare altri importanti
nutrienti nel corpo. Questo avviene perché tutte le sostanze nutritive esistono
in rapporto tra loro. Alcuni di questi rapporti fra nutrienti sono molto più
stretti. Ed è importante capire che se uno presenta una tossicità da rame, assumendo
troppi antagonisti del rame può in realtà determinare una carenza di rame, e
questa, in alcuni casi, può rappresentare una conseguenza non desiderata e
rischiosa. Ancora una volta, devo porre l’accento sull'importanza della
consulenza di un professionista esperto sull’argomento.
Le
seguenti sostanze nutrienti sono utilizzate principalmente per antagonizzare il
rame:
- Zinco
- Molibdeno
- Manganese
- Acido arachidonico (omega6)
- Zolfo (l’aminoacido solforato cisteina è essenziale per la formazione di glutatione e metallotioneina, entrambi capaci di legarsi al rame libero)
- Vitamina B6
I seguenti nutrienti si sono dimostrati capaci di proteggere
dal danno ossidativo indotto dal rame:
- Vitamina E
- Vitamina C
- Glutatione
- Metallotioneina
- Acido alfa lipoico
- Betacarotene
- Polifenoli
In sintesi, la tossicità da rame è fra le principali cause di
preoccupazione e probabilmente rappresenta un anello chiave in molte delle
epidemie importanti di oggi. I test di screening ci consentono di sorvegliare
zinco e rame in modo molto economico ma attendibile. Le terapie nutrizionali
individualizzate offrono strategie potentemente protettive dalla tossicità da
rame.
Buona salute!
RIFERIMENTI
1. Walsh, William J., PhD: Nutrient Power: Heal Your Biochemistry
& Heal Your Brain, 2012
15.
Kaler SG. Wilson disease. In: Goldman
L, Ausiello D, eds. Cecil’s textbook of medicine. 23rd ed. Chapter 230.
Philadelphia, PA: Saunders (in press)
16.
Revici, Emanuel, MD: ‘Research In
Physiopathology As Basis Of Guided Chemotherapy with Special Application to
Cancer’, 1961
17.
Daniel KG et al. Copper storage
diseases: Menkes, Wilson’s, and cancer. Front Biosci. 2004;9:2652–2662.
19.
Gupte A, Mumper RJ. Copper chelation
by D-penicillamine generates reactive oxygen species that are cytotoxic to
human leukemia and breast cancer cells. Free Radic Biol Med.
20.
Hassouneh B et al. Tetrathiomolybdate
promotes tumor necrosis and prevents distant metastases by suppressing
angiogenesis in head and neck cancer. Mol Cancer Ther. 2007;6:1039
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18451059 http://www.arthritistrust.org/wp-content/uploads/2013/03/Molybdenum-for-Candida-albicans-Patients.pdf
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