domenica 17 agosto 2014

GLUTATIONE: RUOLO NELLA DISINTOSSICAZIONE E NEI PROCESSI DI METILAZIONE

Cerchiamo di comprendere il ruolo del glutatione nella salute cellulare e nei processi di disintossicazione.
Il glutatione (GSH) è uno dei più importanti antiossidanti cellulari presenti nel nostro organismo. E’ costituito da tre aminoacidi: glutamina (l’aminoacido più abbondante nel nostro organismo), glicina (l’aminoacido più semplice) e cisteina (un aminoacido portatore di zolfo).
Il glutatione agisce come un potente antiossidante, prevenendo la formazione di radicali liberi e di specie reattive dell'ossigeno (ROS), che sono le principali minacce di tossicità cellulare e d'organo.
Il glutatione è talvolta indicato come molecola redox. Redox è un processo per cui una molecola viene sottoposta a cicli di "riduzione" e di "ossidazione". Quando una molecola subisce ossidazione, perde elettroni e il suo stato di ossidazione aumenta. Quando una molecola subisce riduzione, guadagna gli elettroni, e così avviene una diminuzione dello stato di ossidazione. Provate a pensare in questo modo: quando il glutatione è utilizzato, esso viene ossidato, cioè perde elettroni. Questo glutatione (usato) è possibile riconvertirlo in una forma utilizzabile (forma ridotta) attraverso processi di riduzione.
Il punto chiave da ricordare è che se è presente una maggiore quantità di glutatione ossidato e una quantità inferiore della sua forma ridotta, questo è un indicatore molto importante di aumentata tossicità cellulare e di attività dei radicali liberi.
Il glutatione protegge i nostri organi.
Tutti gli organi del nostro corpo contengono antiossidanti cellulari, al fine di proteggerci da radicali liberi e tossicità. Questo è particolarmente vero per gli organi "ad alta domanda di energia " quali fegato, cuore, polmoni, reni, intestino e cervello. Questi organi utilizzano un'enorme quantità di ATP (energia biologica) per funzionare continuamente. Pensateci: il cervello o il fegato smettono mai di lavorare? No. E se questi organi sono costantemente al lavoro, usano in continuo ATP (energia biologica). Ogni volta che ATP viene utilizzato dal mitocondrio, i radicali liberi sono prodotti come normale prodotto finale. Questi radicali liberi devono essere tenuti sotto controllo, altrimenti è compromessa la funzione dell'organo e ne consegue tossicità.
Inoltre, per la presenza ubiquitaria di tossine ambientali nel corpo, le nostre cellule e organi devono sintetizzare e utilizzare glutatione (e altri antiossidanti cellulari) al fine di evitare che queste tossine danneggino le nostre funzioni cellulari.
Il glutatione è fondamentale per la detossificazione di sostanze cancerogene come il benzene (comunemente presente nei gas di scarico delle auto), metalli pesanti come mercurio, cadmio e piombo e sostanze chimiche comuni come BPA. Inoltre, ricordatevi che se c'è un aumento dell'esposizione alle sostanze chimiche ambientali, aumenta la richiesta di sintesi del glutatione. Più alta la richiesta di produzione di glutatione, più glutatione viene utilizzato.
Se i nostri processi di riduzione non sono in grado di riconvertire la forma di glutatione "esaurita" (ossidata), aumenta il nostro carico di tossine. Così dobbiamo fare in modo di diminuire il nostro sovraccarico di tossine, allo stesso modo in cui ci premuriamo di fornire i nutrienti grezzi indispensabili attraverso una dieta ottimale.
Glutatione, genetica e metilazione.
Molta attenzione è stata posta su glutatione e metilazione. Questo perché il ciclo di metilazione è direttamente collegato con la via metabolica della transulfurazione. La transulfurazione è il processo attraverso il quale noi produciamo il glutatione.
In breve, una parte dell’omocisteina che risulta dalle reazioni di metilazione è usata per fare la cisteina, che poi si combina per formare glutatione.
Se abbiamo delle mutazioni del gene che esprime la metilazione che stanno limitando la nostra capacità di normali reazioni enzimatiche, la nostra sintesi e utilizzo del glutatione possono risultare direttamente compromesse. CBS (cistationina beta sintasi) è uno di questi geni/enzimi. MTHFR, MTRR, AHCY sono altri.
Con o senza queste mutazioni del gene, se ci mancano i cofattori nutrizionali per le reazioni di sintesi o metilazione del glutatione, potremmo non essere in grado di produrre abbastanza glutatione.
A causa della sua importanza, permettetemi di sottolineare quali siano i  cofattori per l'enzima CBS (che è l'enzima principale regolatore della produzione di glutatione). Le seguenti sostanze nutrienti sono cofattori noti nel regolare l’attività del CBS:
  • P5P (la forma attiva di vitamina B6)
  • Serina
  • Heme 

Il deficit di vitamina B6 è molto più comune di quanto ci si renda conto. Alcuni soggetti possono essere a rischio aumentato di carenza di B6. Questo può essere particolarmente vero per donne che usano contraccettivi, gli anziani, quelli affetti da con piroluria (la piroluria è una disfunzione metabolica, conseguenza di un difetto genetico (quindi ereditaria) che provoca, in persone predisposte, l’aumento spropositato nel sangue di una certa sostanza chiamata criptopirrolo, che viene prodotta di solito in conseguenza ad uno stato di stress, principalmente emotivo. I criptopirroli hanno la caratteristica di legarsi alle molecole di vitamina B6 e zinco che si trovano nel sangue, e questo complesso viene eliminato attraverso le urine, con il rischio conseguente di carenza di vitamina B6 e zinco) e coloro che consumano alcol regolarmente, anche se non in eccesso. La ricerca suggerisce che queste popolazioni sono ad alto rischio di carenza di B6.
È necessario quindi ricordare che qualsiasi terapia seria di promozione della sintesi di glutatione, dovrebbe comprendere P5P o vitamina B6.

Come faccio a sapere se il mio glutatione è insufficiente?

Probabilmente la miglior misura di attività del glutatione è il dosaggio di glutatione plasmatico, sia nei suoi stati ridotti e ossidati. Alcune ricerche hanno suggerito che il dosaggio del glutatione intraeritrocitario (all’interno dei globuli rossi) può essere pure molto buono. Il problema che vedo con il dosaggio di glutatione intraeritrocitario è che i globuli rossi sono elementi trasportatori di quantità enormi di glutatione e esportatori allo stesso tempo, per cui, la quantità presente in un globulo rosso può non rappresentare quello che avviene in altre cellule o tessuti (1).
Alti livelli plasmatici di GSH ossidato e bassi di GSH ridotto indicano un maggiore carico di stress ossidativo e la necessità di prestare maggiore attenzione alle funzioni di metilazione.
Altri metodi di monitoraggio dell'attività del glutatione comprendono i test di disaggio degli acidi organici urinari, in particolare l'acido piroglutammico. Bassi livelli di questo metabolita suggeriscono uno scarso recupero del glutatione.
Anche se ancora non completamente confermato come dato, bassi livelli di albumina nel siero (< di 4.1 g/dl o  di 41 in unità SI) potrebbero essere un indice di deplezione di glutatione. Questo perché le molecole contenenti tiolo come il glutatione sono i principali costituenti dell'albumina.

Come fare per aumentare il glutatione?

Dobbiamo prima di tutto tenere presente che non esistono due persone uguali fra loro, e che quindi il pensare che un unico approccio nutrizionale sia adatto a tutti può facilmente portare a fallimenti. Questo è vero per le terapie per il glutatione. Fattori genetici, tossicità preesistenti, intolleranze alimentari sono tutti elementi che devono essere considerati in ogni persona.
Molto è stato discusso sulle terapie con GSH. Le forme liposomiali di glutatione sono probabilmente considerate le migliori da utilizzare per via orale, in quanto progettate per superare l’ostacolo dell’acido gastrico, permettendo al GSH di essere captato direttamente dalle cellule intestinali.
Io sono maggiormente convinto dell’utilità di impiegare precursori nutrizionali per aumentare il glutatione in modo endogeno, piuttosto che somministrare il "prodotto già fatto" (GSH liposomiale o GSH ridotto). In questo modo, si aiuta l'organismo a fare da sé il proprio lavoro, somministrando i cofattori importanti. Alcuni cofattori importanti del glutatione e nutrienti sinergizzanti includono:
  • NAC
  • P5P
  • Glutammina
  • Glicina
  • Selenio
  • Vitamina C
  • Vitamina B12

Molto è stato scritto circa la upregulation e downregulation delle vie metaboliche del glutatione, vale a dire le controverse attività dell'enzima/gene CBS. Qualunque sia il caso, è necessario renderci conto che tutto si riduce ai bisogni dell'individuo.
Nella mia pratica clinica di consulenza nutrizionale, ho sempre cercato di selezionare e raccomandare i nutrienti giusti al momento giusto, per ogni singolo soggetto e qui, nuovamente, raccomando di non fare da sé. I risultati si ottengono sempre e solo da un approccio corretto, che richiede esperienza e non basta internet, e nemmeno questo blog. Devono essere scelte che derivano da una storia, talora da esami e da un bravo medico.
Riferimenti:

  • http://link.springer.com/chapter/10.1007%2F978-1-4615-3850-9_9
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3057366
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20924222
  • 1. Konynenburg, Nathan: ‘Treatments Study of methylation cycle support in patients with CFS & fibromyalgia’ Reno NV, 2009
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12865045

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