Il MICROBIOTA cresce di importanza e, quella che si considerava una flora batterica commensale, sta assumendo sempre più caratteristiche di importanza assoluta per la sopravvivenza del nostro organismo. Questo articolo affronta un aspetto già conosciuto, ma per le caratteristiche dello studio evidenzia il ruolo di una sana alimentazione: che nutra bene anche i "batteri buoni", al fine di evitare scompensi che porteranno alla sindrome metabolica o sindrome X. E apre anche le porte a una giusta integrazione con probiotici.
Obesità. Nei batteri intestinali dei magri il segreto per mantenere la linea
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http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=16839&fr=n&fb_action_ids=10202163800396223&fb_action_types=og.recommends&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582
Obesità. Nei batteri intestinali dei magri il segreto per mantenere la linea
Se seguono una dieta sana, con il giusto quantitativo di fibre e di grassi saturi, i topi obesi che vengono a contatto con i batteri provenienti da esseri umani magri migliorano il loro metabolismo e dimagriscono. Lo dice uno studio suScience: la caratteristica della magrezza risulta “trasferibile” insieme al microbiota intestinale.
11 SET - Il segreto della magrezza si trova nella flora intestinale. Tanto che sono proprio dei microbi che si trovano nell'organismo umano che possono fare la differenza tra chi ingrassa e chi non lo fa. A dirlo è una ricerca della Washington University's School of Medicine appena pubblicata su Science: se si trasferiscono i batteri presenti nelle viscere di persone obese nell'intestino di topi che non hanno flora batterica, questi ingrasseranno e accumuleranno più peso, rispetto a quelli cui vengono donati i germi di persone magre.
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Ormai sappiamo per certo che per una vita più lunga e assenza di malattie l'alimentazione pesa per il 60%.
Alimentazione. Sono gli over 60 a seguire il regime più sano
E' quanto emerge dai dati raccolti dall'Osservatorio alimentare della Grana Padano. Il 97 (maschi) e 98% (femmine) degli over 60 assume giornalmente verdura e frutta, rispetto al 93 e 80,5% dei ragazzi. Il consumo d'acqua è, invece, assai più diffuso tra i giovani.
12 SET - Le persone più anziane sono quello che seguono il miglior regime alimentare. E' quanto emerge dai dati raccolti dall'Osservatorio alimentare della Grana Padano. In base ai riscontri evidenziati dai questionari, infatti, viene fuori che il 18% degli intervistati tra i 18-30 anni non assume pesce (rispetto al 9% degli individui sopra i 60 anni). Il 97 e 98% degli over 60 assume giornalmente verdura e frutta (rispetto al 93 e 80,5% dei ragazzi). In particolare, la frutta è più gradita dagli anziani e il 47% di essi ne introduce da due a tre porzioni al giorno. I legumi non sono molto graditi ai ragazzi; il 16% non li consuma (rispetto al 10 % dei sessantenni). L’olio d’oliva è il condimento preferito dopo i 60 anni.
La ricerca è stata calibrata su un campione di 1453 persone (77% femmine 23% maschi) che ha compilato un questionario che attraverso 15 domande traccia il profilo del soggetto: età, sesso, peso, altezza, attività fisica, fumo e abitudini alimentari. Il campione è stato diviso in tre fasce d’età (18-30, 31-60, over 60) e i dati emersi dal questionario sono stati confrontati con i più importanti fattori modificabili per valutare il grado di contrasto all’invecchiamento precoce della persona: il peso e relativo indice di massa corporea (BMI), l’assunzione regolare e bilanciata di alimenti con nutrienti protettivi, l’attività fisica, il fumo.
La ricerca è stata calibrata su un campione di 1453 persone (77% femmine 23% maschi) che ha compilato un questionario che attraverso 15 domande traccia il profilo del soggetto: età, sesso, peso, altezza, attività fisica, fumo e abitudini alimentari. Il campione è stato diviso in tre fasce d’età (18-30, 31-60, over 60) e i dati emersi dal questionario sono stati confrontati con i più importanti fattori modificabili per valutare il grado di contrasto all’invecchiamento precoce della persona: il peso e relativo indice di massa corporea (BMI), l’assunzione regolare e bilanciata di alimenti con nutrienti protettivi, l’attività fisica, il fumo.
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