Avete mai sentito parlare di Servan-Schreiber?
Un neurofisiologo americano di origine francese che si occupava di studi sul funzionamento del cervello.
Tanti anni fa, mentre conduceva un esperimento con la risonanza magnetica, un paziente non si presentò e allora, i suoi colleghi, per non gettare il tempo che avevano prenotato con la macchina, gli dissero: "perché non fai tu la risonanza"? Servan-Screiber acconsentì ma, dopo un po' si sentì dire: "c'è un problema, dobbiamo ripetere il test".
In realtà gli avevano trovato un tumore al cervello che non aveva dato alcun segnale fino a quel momento della sua presenza. Si cercò il miglior neurochirurgo, si fece operare, fece radioterapia, chemioterapia e stette bene. Continuò con i suoi studi e, dopo un paio d'anni, incontrò quella che pensava fosse la donna della sua vita: un idillio perfetto. Nacque un bimbo e, come spesso succede, il maschio ricevette meno attenzioni dalla madre che accudiva il suo pargolo. Questa "privazione", per Servan-Schreiber, divenne sempre più un'ossessione tanto che un anno dopo si separò.
Passarono pochi mesi e incominciò ad accusare sintomi. Ripeté una TAC e una risonanza e, il tumore, era ricresciuto nel cervello esattamente dove prima era stato apparentemente eradicato. Andò dal suo chirurgo, poi dal radioterapista e dall'oncologo: la stessa risposta. Questa volta non si poteva fare più niente e aveva da tre a sei mesi di vita.
Servan-Schreiber, che non si era mai occupato di neurologia clinica e tantomeno di tumori incominciò a leggere tutto quello che la letteratura offriva sull'argomento e, con sua grande sorpresa cosa scoprì: c'erano una infinità di studi scientifici validi, ignorati dalla medicina ufficiale forse perché non avrebbero portato guadagno a "Big Pharma", che evidenziavano come si potesse combattere il cancro senza la chemioterapia.
Servan-Schreiber modificò completamente il suo stile di vita, iniziò a fare attività fisica regolare, a curare il proprio equilibrio attraverso metodiche di meditazione, ma, soprattutto, modificò integralmente la propria alimentazione privilegiando in assoluto tutti quegli alimenti in grado di aiutare le difese dell'organismo, di rafforzare il sistema immunitario, di combattere i radicali liberi e che avevano dimostrato efficacia nel ridurre l'invalidità delle neoplasie. A questo associando i giusti integratori o prodotti di nutraceutica.
Il risultato fu la scomparsa dei sintomi, la stabilizzazione del suo tumore, una vita normale e anzi, molto intensa a pubblicizzare queste sue scoperte, e visse altri 16 anni in pieno benessere. Non i sei mesi al massimo che gli erano stati "profetizzati".
Dobbiamo imparare da questa persona, uno studioso, uno scienziato che non si sarebbe mai fatto abbindolare da "credenze" o da "magie". La scienza ci fornisce conoscenze che, se utilizzate nel modo giusto, possono aiutarci, e molto, nella nostra vita di "sani", e aiutarci a controllare le malattie quando queste si sono già verificate.
Naturalmente questo non significa che dobbiamo abbandonare le cure più tradizionali, e nemmeno che dobbiamo fare da soli.
Un medico esperto in Medicina Funzionale potrà aiutarci nelle nostre scelte e esserci vicini sia nella prevenzione, che è la scelta migliore, che nella cura anche di queste gravi patologie, ma che possono guarire o essere tenute sotto controllo per molto molto tempo.
Un neurofisiologo americano di origine francese che si occupava di studi sul funzionamento del cervello.
Tanti anni fa, mentre conduceva un esperimento con la risonanza magnetica, un paziente non si presentò e allora, i suoi colleghi, per non gettare il tempo che avevano prenotato con la macchina, gli dissero: "perché non fai tu la risonanza"? Servan-Screiber acconsentì ma, dopo un po' si sentì dire: "c'è un problema, dobbiamo ripetere il test".
In realtà gli avevano trovato un tumore al cervello che non aveva dato alcun segnale fino a quel momento della sua presenza. Si cercò il miglior neurochirurgo, si fece operare, fece radioterapia, chemioterapia e stette bene. Continuò con i suoi studi e, dopo un paio d'anni, incontrò quella che pensava fosse la donna della sua vita: un idillio perfetto. Nacque un bimbo e, come spesso succede, il maschio ricevette meno attenzioni dalla madre che accudiva il suo pargolo. Questa "privazione", per Servan-Schreiber, divenne sempre più un'ossessione tanto che un anno dopo si separò.
Passarono pochi mesi e incominciò ad accusare sintomi. Ripeté una TAC e una risonanza e, il tumore, era ricresciuto nel cervello esattamente dove prima era stato apparentemente eradicato. Andò dal suo chirurgo, poi dal radioterapista e dall'oncologo: la stessa risposta. Questa volta non si poteva fare più niente e aveva da tre a sei mesi di vita.
Servan-Schreiber, che non si era mai occupato di neurologia clinica e tantomeno di tumori incominciò a leggere tutto quello che la letteratura offriva sull'argomento e, con sua grande sorpresa cosa scoprì: c'erano una infinità di studi scientifici validi, ignorati dalla medicina ufficiale forse perché non avrebbero portato guadagno a "Big Pharma", che evidenziavano come si potesse combattere il cancro senza la chemioterapia.
Servan-Schreiber modificò completamente il suo stile di vita, iniziò a fare attività fisica regolare, a curare il proprio equilibrio attraverso metodiche di meditazione, ma, soprattutto, modificò integralmente la propria alimentazione privilegiando in assoluto tutti quegli alimenti in grado di aiutare le difese dell'organismo, di rafforzare il sistema immunitario, di combattere i radicali liberi e che avevano dimostrato efficacia nel ridurre l'invalidità delle neoplasie. A questo associando i giusti integratori o prodotti di nutraceutica.
Il risultato fu la scomparsa dei sintomi, la stabilizzazione del suo tumore, una vita normale e anzi, molto intensa a pubblicizzare queste sue scoperte, e visse altri 16 anni in pieno benessere. Non i sei mesi al massimo che gli erano stati "profetizzati".
Dobbiamo imparare da questa persona, uno studioso, uno scienziato che non si sarebbe mai fatto abbindolare da "credenze" o da "magie". La scienza ci fornisce conoscenze che, se utilizzate nel modo giusto, possono aiutarci, e molto, nella nostra vita di "sani", e aiutarci a controllare le malattie quando queste si sono già verificate.
Naturalmente questo non significa che dobbiamo abbandonare le cure più tradizionali, e nemmeno che dobbiamo fare da soli.
Un medico esperto in Medicina Funzionale potrà aiutarci nelle nostre scelte e esserci vicini sia nella prevenzione, che è la scelta migliore, che nella cura anche di queste gravi patologie, ma che possono guarire o essere tenute sotto controllo per molto molto tempo.
La parola cancro fa paura, come alla fine dell'800, inizi del '900 la parola tubercolosi, mal sottile...Eppure il cancro è una malattia cronica, come il diabete, arteriosclerosi coronarica, come la cirrosi epatica. E come queste malattie ha cause ben precise e ci mette tanto tempo a iniziare a dare i propri sintomi. E come queste malattie può guarire o essere mortale. Allora perché non ci preoccupiamo di modificare il nostro stile di vita per mettere il nostro organismo in condizione di non ammalarsi di cancro?
RispondiEliminaPensateci. E' una scelta per la vita!
Sembra facile
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