martedì 30 settembre 2014

SOLO PER I TUOI OCCHI...

Così titolava un famoso film di James Bond, e, invero, gli occhi dell’attrice protagonista erano proprio belli.
Ma come facciamo a mantenere belli i nostri occhi? Belli e capaci di darci quella qualità di visione che sola può farci apprezzare le bellezze del mondo?

Le culture antiche conoscevano il valore degli alimenti freschi che mangiavano come meglio utilizzarli. Lo sapevano così bene che mangiavano pesce per migliorare la vista.

Purtroppo, questo modo di guardare le cose con un occhio di riguardo verso la natura è stato scartato e dimenticato.
Oggi abbiamo molti campi di studio, spesso individualizzati, che sono condotti da persone molto intelligenti. Ma spesso non siamo tanto intelligenti come pensiamo. Le persone che interpretano le informazioni spesso non applicano la saggezza come prima guida. E i loro tentativi di astuzia nei confronti della natura, spesso precipitano in prevedibili problemi.

La vitamina A è stata la prima vitamina ad essere isolata e studiata dalla scienza moderna. E, fino a pochi anni fa, il consiglio cardine era di assumere solamente la vitamina A per la cura degli occhi.

Poi è stato scoperto un precursore della vitamina A naturale chiamato beta-carotene. Andate ad acquistare oggi una qualsiasi formula multi-vitaminica e vedrete fra i costituenti il beta-carotene.
Il beta-carotene si è rivelato non essere una soluzione completa. Il beta-carotene è un carotenoide e può proteggere il tuo fotosistema – gli occhi, cioè – solo trasformandosi in vitamina A. Un problema però può nascere se il vostro organismo già possiede abbastanza vitamina A: non farà nulla per convertire il beta-carotene in vitamina A, che quindi assumerete per nulla.

Oggi, stiamo trovando altri carotenoidi che sono non solo meglio della vitamina A, ma meglio di beta-carotene. In effetti, sono fino a 100 volte più potenti.  Per cui è buona cosa, e noi siamo così intelligenti che non solo non consigliamo più l’uso di vitamina A pura o di beta-carotene come la soluzione migliore, questo perché quello di cui avete realmente bisogno sono questi altri carotenoidi... giusto?

Non andate così in fretta...

Il mio istinto mi dice che noi stiamo ancora solo assaggiando una minima fetta di quella torta. La verità è che negli anni a venire, ma di certo non molto lontani, si scopriranno un sacco di cose.

Quello che dovremmo imparare da tutto questo è che la prima cosa da fare è ottenere le giuste sostanze nutritive nella loro forma nativa o quanto più possibile vicino a questa, piuttosto che riceverle in forma raffinata o trasformata.

Sarà sempre meglio mangiare cibi integrali come il pesce pescato per ottenere tutti i nutrienti di base che servono per i vostri occhi. Perché gli occhi dipendono da una buona ed equilibrata alimentazione, ricca di sostanze ad alto valore nutritivo, proprio come il resto del corpo.

Quello che è interessante è che, fornendo ai vostri occhi i blocchetti di costruzione e materiali di manutenzione di cui più abbisognano, è possibile invertire molti dei comuni sintomi di perdita di una visione normale.
E si possono anche prevenire le principali cause di cecità – glaucoma, cataratta e degenerazione maculare.

La degenerazione maculare (AMD) è un comune problema dell’occhio associato al suo invecchiamento e quindi all’età. È un danno progressivo dei nervi della retina. Questo danno provoca perdita della vista. AMD è una principali cause di cecità nelle persone anziane.

I ricercatori del National Eye Institute hanno evidenziato che non sono solamente i carotenoidi o la vitamina A che aiutano il mangiare il pesce a proteggere gli occhi. Il DHA, uno dei grassi omega-3 presenti nel pesce, supporta i nervi della retina. Il loro studio ha preso in osservazione oltre 4.500 persone di età fra 60 e 80 anni e trovato che le persone che avevano regolarmente mangiato 2 porzioni di pesce a settimana, ad alto contenuto di DHA, presentavano il 50% in meno di probabilità di sviluppare AMD rispetto a coloro che non mangiavano pesce.1  

Un altro studio eseguito dall’Harvard Schepens Eye Institute ha evidenziato come il DHA presente nei pesci protegga dalla sindrome dell'occhio secco. Quando gli occhi di una persona non fanno abbastanza umidità, la secchezza può danneggiare la cornea.

Questo studio ha seguito oltre 32.000 persone. Coloro che hanno mangiato più pesce aveva fino al 66% di probabilità in meno di sviluppare la sindrome da occhio secco.

Pesci selvatici d'acqua fredda come pollock, salmone, sardine, nonché calamari, possono fornire la maggior parte di DHA. E se mangiate quelli, o un pesce di buona qualità come il salmone selvaggio pescato, un paio di volte a settimana, questi dovrebbero mantenere i vostri occhi al top della condizione.

I nostri antenati avevano acquisito queste conoscenze attraverso migliaia di anni di pratica. I nativi americani usavano mangiare gli occhi del pesce, dopo averli enucleati, per garantirsi una vista migliore. Oggi sappiamo che non c’è solo la vitamina A, ma che il DHA si concentra negli organi vitali del pesce. 

Tuttavia, nel mondo di oggi, abbiamo perso queste conoscenze e ci siamo allontanati di molto dalla natura. Abbiamo iniziato a "allevare" pesci in stagni artificiali, nutrirli con alimenti che non sono consueti alla loro dieta.

Ciò ha prodotto del pesce a troppo alto contenuto di omega-6, con pochi omega-3 e quasi nessun DHA.

Per questo motivo, mentre di solito io raccomando il cibo come il modo più naturale per ottenere le sostanze nutrienti, e affermo che un supplemento non dovrebbe mai sostituire gli alimenti interi e freschi... è molto difficile ottenere abbastanza DHA dal pesce fresco da solo.

Ho usato raccomandare olio di fegato di merluzzo come fonte supplementare di DHA. Ma una forma molto più biodisponibile e concentrata è l'olio di krill.
Il DHA di krill è sotto forma di fosfolipidi invece che di trigliceridi come nel fegato di merluzzo. Così il DHA può attraversare meglio le membrane cellulari e arrivare in profondità nei piccoli vasi sanguigni dei vostri occhi.

E’ importante cercare di assumere almeno 500mg di DHA al giorno, e se lo potete, cercate di ottenerlo da una fonte pura di olio di krill. 


Buona salute!


1. SanGiovanni J, Chew E, et. al. "The relationship of dietary omega-3 long-chain polyunsaturated fatty acid intake with incident age-related macular degeneration: AREDS report no. 23." Arch Ophthalmol. 2008;126(9):1274-9.

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