As presented at the 114th General Meeting of the American
Society for Microbiology 2014
I pazienti
con cancro pancreatico hanno un profilo diverso e distinto di batteri specifici
nella loro saliva rispetto ai controlli sani, e persino dai pazienti con altri
tumori o malattie pancreatiche, secondo la ricerca presentata al congresso ASM,
tenutosi questo maggio a Boston.
"I
nostri studi suggeriscono che i rapporti fra particolari tipi di batteri
presenti nella saliva possono essere indicativi di tumore al pancreas,"
dice Pedro Torres, MD, della San Diego State University, che ha presentato la
ricerca. Purtroppo, nel cancro del pancreas, i sintomi compaiono quasi sempre dopo che il cancro è
diventato incurabile, e questo nella stragrande maggioranza dei casi. E' così veramente importante comprendere come lo studio del microbiota presente nella saliva possa diventare un utile sussidio diagnostico.
Nello
studio, Torres e i suoi colleghi hanno valutato la diversità dei batteri
presenti nella saliva in 131 pazienti, 68 maschi e 63 femmine, trattati presso
l'Università di California, San Diego's Moores Cancer Center. In questi pazienti,
a 14 era stato diagnosticato un cancro pancreatico, 13 malattia pancreatica, 22
altre forme di cancro e 10 erano esenti
da malattia. I risultati hanno mostrato che i pazienti diagnosticati con cancro
pancreatico avevano livelli più elevati di due particolari batteri orali,
Leptotrichia e Campylobacter, rispetto a qualsiasi altra condizione esaminata, che si trattasse di soggetti sani o malati, comprendendo altri cancri e altre malattie pancreatiche non-cancerose. Quelli con cancro pancreatico
presentavano anche livelli più bassi di Streptococco, Treponema e Veillonella.
"I
nostri risultati suggeriscono la presenza di un profilo microbico costantemente
distinto per il cancro al pancreas," dice Torres. "Potremmo essere in grado di rilevare il
cancro del pancreas in fase iniziale prendendo la saliva degli individui e
guardando i rapporti di questi batteri".
Questo studio è importante perché ci conferma come lo studio delle popolazioni batteriche presenti, e dei loro metaboliti (metaboloma), diventerà presto uno strumento validissimo di riconoscimento di malattia potenziale e ci consentirà non solo una diagnosi precoce, ma anche la messa in atto di misure atte a prevenire che la malattia si sviluppi.
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