La frequenza cardiaca è definita come il
numero medio di battiti cardiaci al minuto. Questo numero, considerato normale attorno ai 70 b/m (battiti per minuto),
è solo un valore medio, perché il tempo che intercorre fra un
battito cardiaco e l'altro, non è una costante, ma cambia in continuazione.
La
Heart Rate Variability (HRV) è una tecnica per misurare ed analizzare la naturale variabilità della frequenza cardiaca, in risposta a fattori
quali il ritmo del respiro, gli stati emozionali, lo stato di ansia, stress,
rabbia, rilassamento, pensieri, ma è anche, e questo ci importa di più,
l’espressione del bilanciamento fra sistema simpatico e parasimpatico.
Come tale sta assumendo una grande importanza
in quanto da queste misure è possibile dedurre molte informazioni, per esempio
si può valutare il rischio di aritmie cardiache e di infarto, oltre al bilanciamento dell'attività' fra il sistema nervoso Simpatico e Parasimpatico.
La HRV e' nata all'origine nell'ambito della CARDIOLOGIA, ma numerosi studi
scientifici, negli ultimi anni, hanno mostrato la sua importanza come
indicatore attendibile anche in altri ambiti applicativi riguardanti per es. la
PSICOFISIOLOGIA, la PSICOLOGIA, la PSICHIATRIA, la PSICOTERAPIA, la MEDICINA
FUNZIONALE, la MEDICINA DELLO SPORT e il numero di campi applicativi sta
crescendo continuamente. Gli studi clinici pubblicati sulla HRV hanno infatti
riguardato molti argomenti, anche fra loro apparentemente diversi, ma tutti riconducibili a alterazioni di equilibrio fra sistema simpatico e parasimpatico:
- Ipnosi
- Depressione
- Ansia
- Stress
- Terapie psicologiche
- Asma
- Gravidanza
- Diabete obesità
- Ipertensione
- Disturbi della permeabilità intestinale
Il
fatto che la HRV sia correlata alla interazione fra il Sistema Nervoso
Simpatico e Parasimpatico ci mette nelle condizione di poter dare una
valutazione dell’attività dei due sistemi misurandola.
In
particolare, il Sistema Nervoso Simpatico, quando viene attivato, produce una
serie di effetti quali: accelerazione del battito cardiaco, dilatazione dei
bronchi, aumento della pressione arteriosa, vasocostrizione periferica,
dilatazione pupillare, aumento della sudorazione. I mediatori chimici di queste
risposte vegetative sono la noradrenalina, l'adrenalina, la corticotropina, e
diversi corticosteroidi. Il sistema Simpatico è la normale risposta
dell'organismo a una situazione di allarme, lotta, stress.
Al contrario, il Sistema Nervoso Parasimpatico
(chiamato anche Attività Vagale), quando viene attivato, produce un
rallentamento del ritmo cardiaco, un aumento del tono muscolare bronchiale,
dilatazione dei vasi sanguigni, diminuzione della pressione, rallentamento
della respirazione, aumento del rilassamento muscolare, il respiro diventa più
calmo e profondo, i genitali, mani e piedi diventano più caldi. Esso agisce attraverso
un mediatore chimico: l'acetilcolina.
Il
Sistema Parasimpatico rappresenta la normale risposta dell'organismo a una
situazione di calma, riposo, tranquillità ed assenza di pericoli e stress. Il
nostro corpo, in ogni momento, si trova in una situazione determinata
dall'equilibrio o dalla predominanza di uno di questi due sistemi nervosi.
La
capacità dell'organismo di modificare il proprio bilanciamento verso l'uno o
l'altro sistema, è molto importante ed è un meccanismo fondamentale che tende
all'equilibrio dinamico dell'organismo sia dal punto di vista fisiologico che
psicologico.
Da
ciò la grande importanza di avere oggi uno strumento scientifico come la HRV in
grado di valutare lo stato relativo del sistema nervoso Simpatico e
Parasimpatico.
COME
VIENE MISURATA LA HRV
Il
metodo standard è considerato quello dell’esecuzione di un Elettrocardiogramma
prolungato, nel corso del quale viene effettuata una lettura delle variazioni
di frequenza del battito cardiaco con la derivazione di indici numerici
corrispondenti, poi riarrangiati da un sotware apposito.
Oppure,
questo può essere fatto attraverso un sensore Fotopletismografico applicato ad
un dito. Il sensore fotopletismografico funziona attraverso l'emissione e la
captazione di luce infrarossa, che è assorbita dal sangue. Il sensore rileva le
variazioni cicliche del tono pressorio nei capillari delle dita, che
rappresentano fedelmente il battito cardiaco.
Dopo
essere stati digitalizzati, i dati sono analizzati da un software molto
complesso che provvede a calcolare la distanza esatta fra un battito cardiaco e
l'altro (questa distanza viene espressa in millisecondi) ed in questo modo si può
creare un diagramma che esprime la distanza R-R fra un battito e l'altro, in
funzione del numero di battiti cardiaci.
Il tracciato, detto Tacogramma, viene raccolto
normalmente nell'arco di 4-5 minuti (cioè vengono conteggiati circa 300 battiti
cardiaci in tutto).
A questo punto, il software esegue ulteriori analisi più
complesse, attraverso operazioni chiamate "Resampling del tacogramma"
poi segue la Trasformata di Fourier ed il calcolo dello Spettro di Potenza del tacogramma.
Lo Spettro di Potenza rappresenta gli elementi di frequenza del tacogramma,
e contiene le informazioni essenziali per arrivare finalmente alla stima del
bilanciamento fra Simpatico e Parasimpatico.
Il risultato finale sarà un diagramma indice dei rapporti di attività simpatico/parasimpatico, dai quali dedurre lo stato di salute e altre informazioni.
Tutto questo in Medicina Funzionale rappresenta un ulteriore strumento di valutazione degli equilibri, all'interno del nostro organismo, e per funzioni che sono vitali per un funzionamento ottimale, per rallentare i processi di invecchiamento, per risolvere patologie anche importanti e anche per ritrovare quegli equilibri che sono l'obiettivo primario in un percorso di vita in salute.