Di recente l'FDA ha messo al bando gli acidi grassi trans (grassi idrogenati), questo perché:
- rallentano il metabolismo
- aumentano l'infiammazione
- abbassano il colesterolo buono
- aumentano il colesterolo cattivo
- provocano diabete, obesità, attacchi cardiaci, ictus, demenza, cancro e infiammazione
Un acido grasso trans (o
informalmente grasso trans) è un acido grasso insaturo,
cioè contenente uno o più doppi legami di isomeria trans tra
due atomi di carbonio.
Possiede in genere un punto di ebollizione e fusione più elevato rispetto
all'isomero cis poiché la catena risulta più lineare.
Normalmente i grassi non saturi
naturali si trovano normalmente nella forma cis. E’ tramite il processo di
raffinazione degli oli vegetali, (portati a termine con alte temperature), che
può introdurre una percentuale di grassi trans.
Basti a questo punto pensare che le
temperature ottenute nei processi di raffinazione si ottengono facilmente anche
friggendo per qualche decina di minuti un olio vegetale. Proprio per questo
motivo i fritti con oli vegetali ricchi di grassi polinsaturi sono comunque
dannosi.
Esprimendoci più completamente:
- Abbassano il colesterolo HDL e alzano quello LDL
- Alzano la concentrazione della lipoproteina A
- Abbassano il valore biologico del latte materno
- Causano un basso peso dei bambini alla nascita
- Aumentano i livelli di insulina in risposta a un carico glicemico
- Interferiscono con la risposta immunitaria diminuendo l’efficienza della risposta delle cellule B e aumentando la proliferazione delle cellule T
- Diminuiscono il livello di testosterone
- Inibiscono alcune reazioni enzimatiche fondamentali (come quella della d-6-desaturasi)
- Alterano la permeabilità e la fluidità delle membrane cellulari
- Alterano la costituzione e il numero degli adipociti (cellule di deposito del grasso)
- Interferiscono con il metabolismo degli acidi grassi essenziali omega-3
- Incrementano la produzione di radicali liberi.
Dove si trovano:
• Oli di semi
• Alimenti fritti in oli di semi
• Margarine
• Prodotti da forno a lunga conservazione
• Dolci a lunga conservazione
In conclusione: leggere sempre
attentamente le etichette degli alimenti che acquistiamo e non solo i
"bugiardini" dei farmaci!
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