giovedì 12 maggio 2016

LEGGIMI ! IL TUO MICROBIOTA E' AFFAMATO...

Il nostro intestino sta per essere conquistato da BIG AGRA. 

Chi è questo interessante soggetto? È quello che esprime il potentato costituito dalle multinazionali del settore agricolo/alimentare. E questa conquista significa un grande disastro per la nostra salute.

Sono sicuro che siate a conoscenza di cosa siano i probiotici, la nuova tendenza nel marketing alimentare. E probabilmente sapete che i probiotici sono i batteri buoni presenti nel nostro intestino.

Siamo stati affascinati dal microbiota costituito da 100 trilioni o più di microrganismi, che noi portiamo in giro nel nostro intestino, bocca, pelle e mucose respiratorie e genito-urinarie, sin dai tempi dell’Università e delle molte Specializzazioni che abbiamo conseguito.

E un numero crescente di studi di ricerca negli ultimi anni ha evidenziato quanto sia importante il nostro microbiota per tenere lontane le malattie, tutte quelle croniche, non solo le infezioni, rafforzando il sistema immunitario e la nostra salute generale.

Alcuni di questi piccoli batteri, nel nostro intestino, aiutano a digerire il cibo e trasformarlo in vitamine; altri possono causare malattie e infezioni. Il segreto di un intestino sano è quello di avere abbastanza microbi buoni da tagliare fuori e tenere a bada quelli cattivi. Un buon equilibrio ha un effetto positivo su quasi ogni organo e sistema del corpo.

Il problema è che Big Agra ha lanciato un'enorme industria di probiotici per incassare grandi profitti. Ora aggiungono probiotici al cibo spazzatura, non solo allo yogurt, ma anche a dolcetti gommosi e pizza.

Questo significa che si sta perdendo il vero obiettivo di una alimentazione salutare, perché tra le molte caratteristiche della vita moderna che uccidono i batteri buoni — tra cui sono compresi gli alimenti ad alto contenuto di fruttosio, lo sciroppo di mais, l'inquinamento e gli antibiotici, una dieta povera di fibre è uno dei peggiori.

Dobbiamo comprendere bene cosa succede nel nostro intestino, che ospita, o è ospitato, da questa moltitudine di batteri: essi prosperano e vivono felici utilizzando per la loro sopravvivenza ciò che noi chiamiamo "carboidrati-accessibili-al microbiota" (MACs = microbiota-accessible carbohydrates). Si tratta di carboidrati che il corpo non può digerire. Ma i batteri li amano. 
La migliore fonte di questi MACs è la fibra contenuta nella nostra dieta. Ma purtroppo, mangiamo MACs molto meno rispetto ai nostri antenati. [1] 

Di conseguenza, interi ceppi di batteri utili stanno morendo. [2]

E questo può portare a problemi del sistema immunitario e, di conseguenza, essere causa di molte delle nostre malattie moderne da invecchiamento.

I nostri antenati primordiali avevano un equilibrio naturale di batteri buoni e cattivi. E nei miei viaggi, ho visto come le culture che si mantengono con diete tradizionali hanno intestini più sani. La ricerca dimostra esattamente quello che ho trovato.
Gli studi trovano una differenza enorme tra i batteri dell'intestino di cacciatori-raccoglitori rispetto alle persone negli Stati Uniti e in Europa. Gli occidentali hanno molto meno diversità nei loro batteri dell'intestino dei popoli nativi in Sud America, Africa o Papua e Nuova Guinea.

In altre parole, il nostro mondo moderno ha portato ad un grande declino nel genere di batteri buoni che hanno protetto i nostri antenati. [3]

La maggior parte dei medici oggi pensano che assumere 5-15 grammi di fibra al giorno sia ottimale.
Ma i nostri antenati ne assumevano da 50 a 200 grammi al giorno.
Questo costituisce il grande "gap di fibra" nelle nostre diete moderne.

La buona notizia è che mangiare più MACs può fare una grande differenza per la nostra salute, anche solo in pochi giorni.

In un recente studio, alcuni ricercatori hanno scambiato le diete di un gruppo di 20 afro-americani, nativi quindi negli USA, e 20 africani provenienti dall’Africa. Gli americani hanno aumentato la loro assunzione di fibra da 14 a 55 grammi al giorno e gli africani ridotto loro fibra da 66 a 12 grammi al giorno. Già nel giro di due settimane, gli americani hanno mostrato segni di un più sano microbiota e ridotto gli indicatori di cancro del colon. Gli africani posti a dieta inferiore di fibre hanno evidenziato un aumento di marcatori di rischio di cancro. [4]

Noi, insegniamo ai nostri pazienti a proteggere il loro microbiota dando loro istruzioni di mangiare la fibra di cui hanno bisogno. In genere consigliamo di assumere almeno 30-50 grammi di fibra al giorno.

Queste sono le migliori risorse per nutrire bene i nostri batteri intestinali, dovrei dire i vostri, perché noi già li utilizziamo da tempo:

  • Inulina: Questo tipo di fibra resiste alla digestione nell'intestino tenue. Raggiunge l'intestino crasso intatta, e alimenta i microbi. Si trova in asparagi, aglio, cipolle, porri, carciofi, foglie di tarassaco e radice di cicoria. Un'altra buona fonte sono le banane.
  • Vegetali fibrosi: Broccoli, cavolo, zucca, melanzane e spinaci contengono il tipo di fibra che i nostri batteri intestinali amano di più.
  • Frutta fresca con la buccia: Le bucce di frutta sono fra le principali fonti di fibra. Quindi non toglietela ogni volta che mangiate la frutta. I mirtilli sono i nostri preferiti a causa anche delle sostanze nutritive che contengono, utili per il cuore. Ma hanno anche una buccia ricca di fibra. I kiwi sono un altro buon esempio. A molte persone non piace la buccia del kiwi, ma triplica la fibra che si ottiene dal frutto. Gettatene uno intero nel vostro frullato a colazione.
  • Noci: La fibre che si trovano nelle noci sono fra le più efficaci. Noci e mandorle sono ottime scelte. Mangiatene una manciata al giorno per uno spuntino veloce e facile ricco di fibre.
  • Semi di zucca: I semi, in generale, costituiscono ottimi spuntini ricchi di fibre. I nostri preferiti sono i semi di zucca, preferibilmente non salati. La polpa del seme presenta una quantità notevole di fibre. E ormai sono facili da ottenere perché negozi specializzati, ma anche molti supermercati li vendono regolarmente. Mangiatene una manciata al giorno.
  • Fagioli cannellini: questi sono chiamati anche fagioli bianchi, molto usati nella nostra cultura culinaria, pensate ai fagioli all’uccelletto della Toscana o alle minestre di maccheroncini e fagioli del nostro Sud, ma onnipresenti nella cultura mediorientale, in particolare di quella siriana. Come molti altri fagioli e legumi contengono una speciale fibra resistente che conserva i carboidrati come fibra pura, così non si trasforma in grassi. L'amido non è assimilato e rimane disponibile per alimentare i batteri buoni dell'intestino. Piselli e fagioli contengono anche l'inulina, fibra buona. 
  • Alghe: Le fibre contenute nelle alghe inducono una digestione più lenta e questo aiuta a predigerire il cibo. Le piante marine fermentano in realtà nel tratto digestivo. Rilasciano composti chiamati polisaccaridi, dei quali si nutrono felicemente i batteri intestinali buoni che portano benefici alla vostra salute. [5]


Buona salute a tutti voi!

Alfredo Saggioro M.D.
Chiara Saggioro B.Sci., Ph.D.

Per saperne di più

  1. Jew, S. et al. “Evolution of the human diet: linking our ancestral diet to modern functional foods as a means ofchronic disease prevention. J. Med. Food. 2009;12: 925–934.
  2. Deehan and Walter “The Fiber Gap and the Disappearing Gut Microbiome:  Implications for Human Nutrition.” Trends in Endocrinology & Metabolism, doi: 10.1016/j.tem.2016.03.001, published online 11 April 2016
  3. Segata, N. “Gut microbiome: westernization and the disappearance of intestinal diversity.” Curr. Biol. 2015; 25: R611–R613.
  4. Stephen J. D. O’Keefe et al. “Fat, fibre andcancer risk in African Americans and rural Africans.” Nature Communications 6, Article number: 6342 doi:10.1038/ncomms7342
  5. Develle, C., et al. “Study on the effects of laminarin, a polysaccharide from seaweed, on gut characteristics.” Journal of the Science of Food and Agriculture. 07/2007; 87:1717-1725. DOI: 10.1002/jsfa.2901


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