Riprendiamo
questo tema proposto dalla Functional Medicine University per mettervi in
guardia da uno dei rischi più subdoli che coinvolgono la nostra vita.
Le materie
plastiche (chimicamente, ftalati) sono ormai considerate il numero uno degli
inquinanti, non solo del pianeta Terra, ma del corpo umano.
Servono
a formare prodotti flessibili, durevoli, ma queste sostanze chimiche sono anche
presenti in articoli che non considerereste essere plastiche, come pesticidi,
detersivi, cosmetici, farmaci o il vostro shampoo. Si trovano ovunque. È
difficile evitarle completamente. Potete vivere nel posto più incontaminato sul
pianeta terra e ancora trovare animali inquinati con materie plastiche.
È un
fatto interessante che le sostanze plastificanti siano da 10.000 a 1.000.000 di
volte superiori nel nostro corpo rispetto a tutte le tossine che sono state
trovate negli studi dell’EPA (United States Environmental Protection Agency).
Purtroppo una volta nell’organismo, queste plastiche fanno danni enormi.
Quali
sono i modi in cui le materie plastiche danneggiano l’organismo?
I
ftalati danneggiano la chimica degli acidi grassi e, cosa più importante,
l'acido grasso, DHA (acido docosaesaenoico). Questa è unaa chimica fondamentale,
necessaria per costruire il rivestimento di membrana cellulare, cioè il
contenitore della cellula che non è materia inerte, ma rappresenta non solo una
protezione a quello che sta dentro alla cellula, ma uno strumento per
consentire l’accesso ai nutrienti e a tutte quelle informazioni (ormoni,
neurotrasmettitori, segnali che vanno al DNA ecc.) che costituiscono lo
strumento di vita della cellula stessa. Questi acidi grassi sono il fondamento
per la salute del cervello, essendo coinvolti, fra l’altro, nella memoria e attenzione.
I ftalati
possono determinare una carenza di zinco che comprometterà il metabolismo delle
vitamine A e B6 e lo stesso funzionamento ottimale del sistema immunitario. A
sua volta, questo potrebbe portare a condizioni quali indigestione,
depressione, malattie cardiache, cancro, diabete e invecchiamento
accelerato.
Facendo
inoltre una veloce annotazione, la combinazione di zinco basso e DHA basso può
portare a infiammazione cronica. La letteratura medica ha chiaramente
identificato l'infiammazione cronica come una delle condizioni più comuni che
sta alla base della maggior parte delle situazioni che portano a malattie
autoimmuni (artrite reumatoide, sclerosi multipla ecc.), al cancro e alle malattie
cardiache.
I
ftalati sono stati riscontrati responsabili di danneggiamento del pancreas con
conseguente diabete, insulino-resistenza e sindrome metabolica X.
I
ftalati sono stati associati a una ridotta solfatazione. Questo significa che non siete più in grado
di detossificare efficacemente come si dovrebbe. Questo a sua volta può portare
a tutta una serie di sfide per la salute.
I
ftalati danneggiano la funzione ormonale, soprattutto della tiroide e del
testosterone.
I
ftalati possono avvelenare i perossisomi, necessari per il controllo della
chimica del colesterolo. Possono causare un’ipercolesterolemia e, allo stesso
tempo, prevenire la formazione, da parte del colesterolo, degli "ormoni
felici" (neurotrasmettitori) del cervello.
I
ftalati possono danneggiare la capacità del corpo di produrre catalasi. La catalasi
è essenziale per degradare avidamente il perossido d’idrogeno che le cellule
tumorali producono per metastatizzare, e diffondersi selvaggiamente in tutto il
corpo. La mancanza della catalasi è un motivo per cui molti cancri sembrano
essere in remissione, per un breve periodo, dopo i trattamenti, solo per
riemergere mesi o anni più tardi con conseguenze letali.
Questi
sono solo sette degli effetti devastanti della plastica nei nostri corpi. Molte
malattie non potranno mai guarire fino a quando i ftalati non saranno ripuliti
dall’organismo.
Come disintossicarsi dalle materie plastiche (ftalati)?
Come
vi abbiamo sin qui illustrato, l’iperaccumulo di ftalati nell’organismo si
candida per essere un concorrente importante per una serie di sfide alla
salute. Una delle prime domande che ci sono comunemente fatte è: “da dove sto
ottenendo questa esposizione?”
L’esposizione
ai plastificanti può provenire da assorbimento cutaneo di cosmetici, lozioni
per il corpo, gel per capelli, shampoo e deodoranti. Si possono ingerire da
acqua, contenitori o tubi in PVC (acqua), detergenti e alimenti. Possiamo
inoltre inalarli da adesivi e collanti, materiali da costruzione, arredi per scuola/impresa,
arredamento, interni auto, solventi, materie plastiche, lubrificanti,
repellenti per zanzare, pavimentazioni in vinile, carta da parati vinilica, presidi
per la toilette del corpo, pellami artificiali, collanti, coloranti e
giocattoli...e molti altri “nemici”. Non
dimenticate che la plastica fa da cappotto a ogni filo nei sistemi elettrici
delle nostre case, uffici, elettrodomestici e computer. Appena i fili si
riscaldano, il rivestimento di plastica sviluppa gas nell’aria.
Quindi,
come potete vedere, le materie plastiche sono ovunque e, per essere onesti,
sono difficili da evitare.
Il
meglio che può fare la maggior parte delle persone è di garantirsi di stare
facendo tutto il possibile per eliminare efficacemente ed efficientemente
qualsiasi accumulo di materie plastiche (ftalati) nell’organismo.
Prima
di passare al protocollo in tre fasi per disintossicarsi dalle materie
plastiche, in primo luogo sarebbe importante determinarne il livello di
accumulo. Alcune persone sono metabolizzatori veloci e sono in grado di eliminare
rapidamente qualsiasi esposizione alla plastica e, allo stesso modo, la maggior
parte delle tossine ambientali. D'altra parte, ci sono molte persone che hanno
un sistema di disintossicazione mal funzionante e purtroppo tenderanno ad
accumulare la plastica così come altre tossine ambientali. Questo può essere
fatto attraverso alcuni test genetici che ci informano Se ci sono mutazioni (e
quindi cattivi funzionamenti) dei geni che hanno a che fare con la
disintossicazione epatica, in particolare dei citocromi).
Il
modo migliore per determinare il vostro livello di accumulo o di carico tossico
sarebbe quello di fare un test che misuri il profilo di ftalati e parabeni
nell’organismo. L’esempio che vi proponiamo, purtroppo, non ci risulta vanga
eseguito nel nostro paese, ma solo negli USA.
Vediamo allora come si fa a sbarazzarsi di queste materie
plastiche.
Per
fortuna ci sono quattro modi semplici per aiutare l’organismo a sbarazzarsi da
questi incomodi aiutandolo a disintossicarsi dal sovraccarico di plastica:
- Secondo le regole della Medicina Funzionale, prima di tutto cercare di rimuovere tutte le cause possibili di inquinamento da materie plastiche del vostro organismo.
- Dal momento che gli ftalati e i parabeni sono disintossicati attraverso i sistemi di glucuronazione, a livello del fegato, è importante mantenere l’efficienza dei sistemi di disintossicazione epatica mediante l’integrazione con glutatione, acido alfa-lipoico e n-acetil.cisteina cui possono essere aggiunti diindolilmetano (DIM e calcio D-Glucarato o prodotti di nutraceutica nati per queste esigenze e contenenti silimarina, acido ellagico e crescione oltre a numerosi antiossidanti per due volte al giorno.
- Con due o più porzioni di Brassicacee o verdure Cruciferacee al giorno si raggiunge la disintossicazione dalle materie plastiche. Queste includono cavolo, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, ravanelli, crescione, rucola, rape, verdi del cavolo riccio, kale e molti altri.
- Un terzo modo per eliminare i ftalati è attraverso la Sauna a infrarosso lontano. È comunque importante avere un operatore sanitario esperto nel protocollo migliore per l'utilizzo della Sauna a infrarosso lontano.
Nel
frattempo, considerando il livello delle materie plastiche cui siamo esposti su
base giornaliera può, essere necessario per i metabolizzatori lenti e
accumulatori di materie plastiche seguire regolarmente un protocollo di
disintossicazione come elencato in precedenza.
Ci
piace concludere sperando che tutti abbiano capito la serietà e il potenziale
pericolo di un accumulo di materie plastiche nell’organismo.
La vostra
salute presente e futura dipenderà anche dal fare diligentemente il necessario
per cancellare dal vostro corpo queste tossine ambientali.
Buona
salute!
Alfredo
Saggioro, M.D.
Chiara
Saggioro, B.Sci., Ph.D.
biologa nutrizionista (chiara.saggioro@medicinafunzionale.org)