lunedì 1 settembre 2014

LA FARSA DEL COLESTEROLO (PARTE SECONDA)

I PERICOLI DELLE STATINE

Ci sono due ragioni fondamentali per considerare questi farmaci inaccettabilmente pericolosi. 

Il primo pericolo è il danno epatico. Le statine agiscono bloccando l'enzima HMG CoA reduttasi, facendo così in modo che il fegato non sia più in grado di sintetizzare il proprio colesterolo. 

Questa affermazione suona abbastanza semplice e perfettamente inoffensiva fino a quando ci si rende conto che il farmaco non agisce localmente su un singolo enzima o su una via metabolica particolare. 
Piuttosto, questo farmaco, determina un carico enorme sulla funzione epatica in generale. 
Ecco perché, in genere, è consigliabile che chi inizia ad assumere statine, controlli gli indici di funzione epatica (enzimi) almeno ogni sei mesi.
 
Questa idea del fegato che produce un “demone mortale” come il colesterolo può essere percepita come uno shock da tutti voi. La verità è che il vostro fegato produce da 1000 a 2000 milligrammi di colesterolo ogni giorno.
 
Allora il vostro fegato sta tentando di distruggervi con una malattia cardiovascolare? 

No naturalmente, il colesterolo (contrariamente alle false idee messe in giro contro di esso, prima di Archer Daniels Midland, poi dall'industria farmaceutica) è una sostanza assolutamente indispensabile, che contribuisce a molte funzioni critiche del nostro organismo. 

Così: le statine interferiscono con il normale metabolismo del fegato, inibiscono la produzione da parte del fegato di molte sostanze essenziali per la salute e danneggiano direttamente il fegato stesso. 
I danni al fegato sono un alto prezzo da pagare per l'illusione di esorcizzare un demone mitologico.
 
Ma anche se la correlazione fra ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari è un mito, un colesterolo sierico elevato indica comunque un problema metabolico: ma la causa di tale problema non è mai affrontata con un farmaco come le statine. 

Il secondo pericolo che deriva dall’assumere statine è il dolore muscolo-scheletrico che può essere grave e molto spesso è mal diagnosticato. 

Poiché la maggior parte dei medici non sono consapevoli che la mialgia è un comune effetto collaterale delle statine, alle persone che soffrono di questo effetto collaterale vengono spesso diagnosticate tendiniti, tendinosi, tenosinovite, tendinopatia, borsite, sindrome della cuffia dei rotatori e così via.
Ci sono molti casi riportati in letteratura di pazienti sottoposti a chirurgia per patologie muscolo-scheletriche che non esistevano davvero. 

La miopatia causata dalle statine comporta elevati valori nel siero di creatinin-fosfochinasi (CPK), un enzima indicativo di danno muscolare (ad esempio aumenta nell’infarto). 

Nei casi più gravi, si verifica necrosi delle cellule muscolari, che può sovraccaricare il rene con CPK e mioglobina (con relativo ferro tossico associato) e altri prodotti di necrosi, portando ad insufficienza renale e persino a morte. 
Un gran numero di pazienti si sono dovuti confortare con queste due gravissime complicazioni (insufficienza renale e anche la morte); altri possono presentare un dolore muscolare talmente grave, associato a debolezza che alla fine non riescono a stare in piedi o respirare autonomamente (posso, oltre alla letteratura, presentarvi anche casi di colleghi medici finiti in rianimazione).

Nella mia pratica clinica ho visto molti pazienti il cui dolore osteo-muscolare era completamente insensibile ai farmaci antinfiammatori, antidolorifici o a interventi fisioterapici, eppure è completamente scomparso quando al paziente sono state tolte le statine. 

Purtroppo per coloro che hanno assunto questi farmaci per lungo tempo, la mialgia può persistere anche per mesi dopo la sospensione del farmaco.

Aggiungo un terzo pericolo, sul quale non c'è letteratura, ma che a me, abituato a pormi domande, dà da pensare. Quando ero giovane medico, la cardiomiopatia dilatativa (malattia nella quale il muscolo cardiaco si atrofizza, diventa più sottile, per cui il cuore si dilata) era una malattia rara e, in genere, attribuita esclusivamente all'uso cronico di alcol (nell'alcolismo). Oggi sta diventando molto ma molto più frequente, anche se l'alcolismo è nettamente diminuito. Le statine distruggono anche le cellule muscolari del cuore. Potrebbe esserci una correlazione?

Siete ancora convinti che il colesterolo sia cattivo? 

Se siete convinti che il colesterolo sierico elevato sia negativo e invece un colesterolo basso nel siero sia in qualche modo sano, voglio illuminarvi con il fatto che... 

LE PERSONE CON VALORI DI COLESTEROLO SIERICI BASSI (MENO DI 180) PRESENTANO UN'INCIDENZA DI ICTUS TRIPLA RISPETTO ALLA POPOLAZIONE GENERALE.

Anche William Castelli, M.D., un ex direttore dello studio Framingham Heart Study (colui che originariamente aveva supposto che il colesterolo fosse implicato come un problema nelle malattie cardiovascolari (CVD)) osserva che... 

LE PERSONE CON COLESTEROLO BASSO (INFERIORE A 200) RAPPRESENTANO QUASI IL 40% DI TUTTi I CASI CHE SI PRESENTANO AL PRONTO SOCCORSO CON UN ATTACCO DI CUORE.
 
Ripensate a questi due fatti: colesterolo sierico basso significa che avete tre volte in più la possibilità di avere un ictus; mentre avere un colesterolo alto non è significativamente correlato con gli attacchi di cuore, poiché il 40% delle persone che hanno attacchi di cuore hanno colesterolo inferiore rispetto alla media.

Le prove contro un eventuale rapporto fra colesterolo e CVD sono state pubblicate ovunque negli ultimi anni. Uno studio fatto da Gilman, et al. e pubblicato nel numero del 24 dicembre 1997 del Journal of the American Medical Association ha rilevato che... 

PIU’ GRASSI SATURI MANGIATE, MENO PROBABILE E’ CHE VI VENGA UN ICTUS.


Questo studio ha evidenziato che i grassi polinsaturi (quelli che i propagandisti cercheranno di farci credere siano buoni per noi) non hanno alcun effetto protettivo. 
Meglio di tutti, questo studio era effettivamente in grado di quantificare l'effetto protettivo dei grassi saturi: 

IL VOSTRO RISCHIO DI ICTUS DIMINUISCE DEL 15% PER OGNI 3% DI INCREMENTO DI ASSUNZIONE DI GRASSI SATURI.

Ecco un altro studio molto interessante pubblicato da Leddy J, Horvath P, Rowland J, et al. Effect of a high or a low fat diet on cardiovascular risck factors in male and female runners. Medicine & Sciences in Sports and Exercise. 1997; 27(1):17-25. 

I soggetti di questo studio sono stati gli atleti di elite di sport di resistenza maschile e femminile, che sono stati indirizzati, alternativamente, su una dieta ad alto contenuto di grassi e poi su una dieta bassa di grassi.  Mentre seguivano la dieta a elevato contenuto di grassi saturi, questi atleti hanno mantenuto bassi livelli di grasso corporeo, peso normale, pressione sanguigna normale, normale frequenza cardiaca a riposo, trigliceridi normali e livelli di colesterolo nel siero normali. 
Contemporaneamente, tutta la loro capacità sportiva e i parametri di addestramento sono stati mantenuti a livello elitario. Quando sono poi stati messi a una dieta a basso contenuto di grassi (alto contenuto di carboidrati complessi) è emerso che la dieta a basso tenore di grassi non consentiva molti degli effetti benefici che l'esercizio avrebbe dovuto produrre.
Gli atleti hanno avvertito un declino misurabile in termini di prestazioni atletiche. Più interessante da considerare il fatto che i soggetti a dieta a basso tenore di grassi in realtà subirono un calo significativo del colesterolo HDL (il colesterolo "buono"), insieme a un aumento dei trigliceridi (entrambi questi parametri sono significativi fattori di rischio cardiovascolare (CVD): infatti, il rapporto fra trigliceridi e colesterolo HDL è probabilmente il fattore di rischio numero uno per CVD (vedi mio blog precedente). 
In altre parole, voi dovreste desiderare di avere il colesterolo alto del tipo HDL e i trigliceridi bassi. Mi rendo conto che questa informazione può essere difficile da accettare. 
Ricordate: voi siete stati esposti a milioni e milioni di dollari di propaganda anti-grasso, anti-colesterolo nell'arco di decenni. Così potete capire quanto sia difficile condividere la verità. 
Ecco allora un altro studio: Hu FB, Stamfer MJ, Rimm EB, et al. A Prospective Study of Egg Consumption and Risk of Cardiovascular Disease in Men and Women. JAMA. 1999;281(15):1387-1394. Gli autori hanno concluso che non c’è assolutamente alcun rapporto fra mangiare uova e rischio cardiovascolare o di ictus, sia negli uomini sia nelle donne.

LE BUGIE DELL’INDUSTRIA DEGLI OLI DI SEMI

Margarina, maionese, oli da cottura, condimenti per insalata e qualsiasi cosa fatta con olio di mais, di soia, di arachidi, di girasole o qualsiasi altro olio di semi (ad eccezione di olio extravergine di oliva, olio di cocco o olio di palma) possono accelerare il processo di invecchiamento in generale, creare danni catabolici in tutto il corpo e causare specificamente il danno ossidativo nelle pareti dei vasi sanguigni e nel cuore che è l’elemento fondamentale che precipita una crisi cardiovascolare. 
Uno studio in The Journal of Lipid Research, 2000;41(5):834-39, ha dimostrato che mangiare gli oli vegetali in forma di olio di soia o margarina aumenta il colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e abbassa il colesterolo HDL (colesterolo buono). 
Sempre lo stesso studio evidenziava che, nel frattempo, mangiare burro (uno di quei "cibi proibiti" saturi di colesterolo) effettivamente abbassava il colesterolo LDL e alzava il colesterolo HDL. 
Voi siete stati vittimizzati dalla stessa campagna di propaganda che ha fatto fuorviare migliaia di altre persone. 
Siete stati convinti che il colesterolo è un killer vizioso che deve essere conquistato a tutti i costi. 
Può quindi sorprendervi apprendere che il colesterolo non è affatto un demone terribile. Infatti, il colesterolo è una sostanza assolutamente indispensabile; diventereste molto deboli, fino a morire senza il colesterolo, perché è molto importante per il nostro organismo.  

LO SAPEVATE CHE…
  • Il cervello è fatto di colesterolo; il 5% del peso secco del cervello è costituito da colesterolo.
  • I nervi sono costituiti da colesterolo. 
  • Il corpo utilizza il colesterolo per costruire tutti i vostri importanti ormoni sessuali e gli ormoni surrenalici. 
  • Senza il colesterolo a aiutare la digestione, non potete assorbire nessuna delle vitamine liposolubili come vitamina A e vitamina E? 
  • Ogni singola cellula nel nostro corpo è circondata da una membrana che contiene anche colesterolo, e che senza tale membrana di colesterolo nessuna cellula potrebbe funzionare? 
  • Il colesterolo è così importante che il fegato produce circa 2000 milligrammi di colesterolo ogni giorno. 
  • Quando si segue una dieta a basso contenuto di colesterolo, il fegato fa la differenza producendo una quantità maggiore di colesterolo per essere sicuro che ne abbiate abbastanza. 
  • Il colesterolo elevato nel sangue non viene dal mangiare cibi ad alto contenuto di colesterolo; si tratta di un metabolismo che non è efficiente nella gestione del colesterolo che, in effetti, vi serve.

Ovviamente tutto quanto scritto sin qui va preso con le pinze per due motivi: un conto è mangiare un uovo al giorno e un conto è mangiarne una dozzina. E, in secondo luogo, dobbiamo tener conto della nostra unicità: qualsiasi studio fa riferimento alla media e non al singolo individuo che, per genetica o per processi epigenetici successivi potrebbe rispondere allo stesso stimolo in maniera abnorme rispetto ad altre persone.

…Spero che l’interesse continui…Buona salute e alla prossima puntata…




sabato 30 agosto 2014

LA FARSA DEL COLESTEROLO

Vi interessa conoscere la verità che sta dietro al colesterolo?

IL COLESTEROLO NON È UN FATTORE DI RISCHIO PRIMARIO PER LA MALATTIA CARDIOVASCOLARE.

  • Elevati valori di colesterolo nel siero non sono causa di infarti e ictus.
  • Mangiare cibi ad alto contenuto di colesterolo non è causa di elevato colesterolo nel siero. 
  • Mangiare alimenti a elevato contenuto di colesterolo non è causa di infarti e ictus e infatti...

Sono gli alimenti ad alto contenuti di colesterolo e grassi saturi (come uova, carne, pesce e pollame) che in realtà manterranno il colesterolo sierico a livelli normali. 

“Che cosa!?" chiederete. "La metà delle persone nel mondo marciano da decenni una crociata contro il colesterolo".

Praticamente tutti noi siamo stati vittime della campagna di propaganda anti-colesterolo. L'idea che... 

IL COLESTEROLO E’ UNA SOSTANZA ESSENZIALE... e non è affatto il demone mortale della mitologia popolare, sarà uno shock per voi, ma è mio obbligo affermarlo per aiutarvi a conoscere la verità. 

Dovete capire, tuttavia, che non sto dicendo che avere il colesterolo sierico elevato sia buona cosa, o addirittura che sia clinicamente irrilevante. 

Al contrario, il colesterolo alto nel siero sicuramente indica la presenza di uno squilibrio metabolico. È solo che il colesterolo alto non ha alcuna relazione specifica con il rischio di malattie cardiovascolari (CVD).
 
Se la presenza di colesterolo nel siero non ha assolutamente nulla a che fare con il rischio di attacchi di cuore o di ictus, quali sono i processi patologici coinvolti nelle malattie cardiovascolari?

COLESTEROLO E AVIDITA’

Purtroppo per noi, i soldi fanno girare il mondo. Verità, sicurezza ed efficacia passano certamente al secondo posto dopo il dollaro o l’euro onnipotenti. 
Il mio obiettivo è quello di presentare i fatti, bianco su nero sul tema del colesterolo. Se la verità è al primo posto nella vostra lista, allora cercate di essere ben informati. 

LA “GALLINA DALLE UOVA D'ORO” DEGLI ESTROGENI

Nel comprendere l'essenza dell'establishment medico-farmaceutico, sono stato preso di sorpresa da come rapidamente e facilmente l'istituzione abbia scatenato una delle sue “vacche sacre”: l’estrogeno. 

Conoscete la storia degli estrogeni: per anni sono stati pubblicizzati come protettori delle donne contro il cancro, contro l'invecchiamento, contro le malattie cardiovascolari e contro l'osteoporosi.
 
Le compagnie farmaceutiche hanno combattuto con le unghie e con i denti per decenni a confutare e sopprimere tutte le ricerche che dimostravano che gli estrogeni provocano, invero, le condizioni che dovrebbero far evitare. 
Ora, quasi improvvisamente, c’è stata un’inversione di tendenza e si ammettono liberamente gli effetti nocivi degli estrogeni. 

Nel luglio 2014, niente di meno che il Journal of the American Medical Association (JAMA) ha annunciato la sospensione di una ricerca a lungo termine sugli effetti “benefici” degli estrogeni in quanto era ormai innegabile che le donne arruolate in questo studio avevano sviluppato un aumentato rischio di malattie cardiache, ictus e cancro. 
Il fatto sorprendente non è che abbiano interrotto lo studio quando i risultati erano opposti a quelli previsti dai ricercatori, ma ciò che è degno di nota è che invece di insabbiare i dati, li abbiano effettivamente pubblicati per portarli a conoscenza di tutto il mondo. 

A sottolineare tale ammissione di pericolo derivante dall’utilizzo degli estrogeni, la Food and Drug Administration  (FDA) richiede alle compagnie farmaceutiche di sottolineare nei foglietti illustrativi di prodotti a base di estrogeni il rischio di malattie cardiache, ictus e cancro.

COSA STA ALLORA SUCCEDENDO?

Avrei sempre pensato che l'industria farmaceutica avrebbe combattuto fino alla morte per proteggere i profitti estrogeno-correlati. 
Quello che penso stia accadendo è che le compagnie farmaceutiche hanno deciso di bruciare questa candela da entrambe le estremità. 
Il carrozzone della prescrizione di estrogeni ha così tanto slancio (con tanti medici condizionati a prescrivere estrogeni ad ogni donna che sperimenta le sue prime vampate da menopausa o che ha dubbi sull'osteoporosi, o che pensa così di rimanere ancor giovane) che nulla spingerà questo treno fuori rotta per anni e anni a venire. 

Un altro buon esempio per illustrare come le persone cadano preda  della propaganda, e come le aziende farmaceutiche cambino la loro melodia per profitto, è la farsa di colesterolo. 

LA STORIA DEL DEMONE COLESTEROLO

Fino al 1960 solo pochi menestrelli nella professione medica e alcune persone del movimento nascente salute e alimenti naturali sostenevano che il colesterolo era un problema; il medico medio ignorava totalmente il dato di colesterolemia salvo che non superasse i 300. 

In poco tempo, il tumulto anti-colesterolo divenne impossibile da ignorare, e così l'istituzione accettò di riconoscere il problema del colesterolo alto. 
Allora, qualsiasi cosa sopra 250 venne considerato un problema, e generalmente si raccomandava che le persone dovessero evitare di mangiare troppe uova o troppa carne a causa del rischio di malattie cardiache da assunzione di colesterolo. 

Curiosamente, non era la professione medica alla guida di questo movimento anti-colesterolo; era l'industria degli alimenti trasformati, guidata, in particolare, dall'industria degli oli di semi. 
Archer Daniels Midland (un potente industriale americano) voleva vendere un oceano di olio di soia e così guidava la carica contro il colesterolo in particolare e i grassi saturi in generale. 
Venne vietata l’importazione degli oli di palma e di cocco, e tutti "sapevano" che la margarina stava per salvare gli Stati Uniti (e il resto del mondo per imitazione) da quello che era sicuro sarebbe stata un'epidemia di malattie cardiovascolari secondarie al mangiare i temibili grassi saturi. 
I miliardi di dollari di propaganda dell'industria degli alimenti trasformati fu sufficiente a influenzare le menti e cambiare gli stili di vita di milioni di americani, ma l'istituzione medico-farmaceutico continuò ad ignorare in gran parte la minaccia percepita dovuta al colesterolo.

Poi cosa accadde?

Vennero inventate le statine (farmaci anti-colesterolo) e quindi si assistette a un cambiamento di paradigma nell'istituzione.
Ora, colesterolo era il demone del secolo, e i nostri medici e i farmacisti stavano per esorcizzare il male che si nascondeva dentro di noi tutti, provocato dalla nostra incauta assunzione di carne e uova. 
La guerra totale contro il colesterolo è stata intrapresa ormai da oltre 25 anni. L'intensità di quella guerra non è mai diminuito nonostante il fatto che almeno da 5 anni è ben noto che il colesterolo non sia (non è mai stato e mai sarà) un fattore di rischio primario per le malattie cardiovascolari. 

Questo mi porta a fare alcune considerazioni…

(Spero che questa “favola” vi stia interessando: il seguito a giorni)


domenica 24 agosto 2014

I BATTERI PRESENTI NELL’APPARATO DIGERENTE POSSONO INFLUENZARE LE NOSTRE SCELTE ALIMENTARI E COMPORTAMENTI

Riporto i dati di uno studio recentissimamente apparso sulla rivista BioEssays, perché è importante che meditiamo sul ruolo del nostro microbiota (i batteri che si accompagnano al nostro organismo) e impariamo a rispettarlo e nutrirlo correttamente.
“La mancanza di forza di volontà può essere non del tutto colpevole delle vostre abitudini alimentari: i vostri batteri intestinali possono anch’essi essere responsabili”.
Il microbioma intestinale, l'insieme di tutti i microbi presenti nel nostro tratto digestivo, può influenzare la nostra scelte alimentari e il nostro comportamento. Questo viene suggerito da un nuovo studio recentemente apparso sulla rivista BioEssays.
Batteri diversi hanno esigenze nutrizionali diverse a seconda delle “nicchie” che sono venuti ad occupare nel nostro intestino, dicono i ricercatori della University of California San Francisco, Arizona State University e University of New Mexico. A volte le esigenze di quei batteri sono "in linea con i nostri obiettivi dietetici e altre volte no", dice l'autore corrispondente Molaro Carlos, il direttore del Centro dell’UCSF per Evoluzione e Cancro.
Questi microbi diversi possono essere in grado di manipolare i nostri desideri alimentari rilasciando molecole che colpiscono determinati sistemi di organo o influenzano il nostro cervello attraverso il nervo vago, dice lo studio, che collega il cervello allo stomaco. (Sì, quello che succede nel vago non rimanere nel vago).
"I microbi hanno la capacità di manipolare il comportamento e l'umore attraverso l’alterazione dei segnali neurali nel nervo vago, cambiando i recettori del gusto, producendo tossine per farci sentire male e rilasciando ricompense chimiche per farci sentire bene," afferma l'autore anziano Athena Aktipis della Arizona State University Dipartimento di Psicologia.
E’ tuttavia un funzionamento che si attiva nelle due direzioni - ciò che gli esseri umani mangiano condiziona il bisogno dei batteri intestinali di cibo. Batteri specializzati nella digestione di alghe sono stati trovati in persone in Giappone, dove l'alga è spesso una parte della dieta. E in una studio sperimentale, gli esseri umani che hanno assunto un probiotico contenente Lactobacillus casei hanno visto migliorare il loro stato d'animo.
Capire come microbi influenzino il comportamento umano e viceversa può aiutare i ricercatori a identificare il modo di frenare le abitudini malsane. "Poiché il microbiota è facilmente manipolabile con prebiotici, probiotici, antibiotici, trapianto fecale, e cambiamenti nella dieta, le modificazioni della nostra microflora offrono un approccio terapeutico a problemi altrimenti irrisolvibili di obesità e di cattive abitudini alimentari”, affermano gli autori di questo studio.
Questo il motivo del mio invito continuo a selezionare l'alimentazione privilegiando alimenti sani, molti provenienti dal mondo vegetale, evitando il cibo spazzatura...l'alimentazione, comunque, in Medicina Funzionale è qualcosa di personalizzato e personalizzabile, che non può prescindere dalla storia e dalla chimica di ciascun individuo.